Tre martiri uccisi a Roma per aver compiuto un atto di carità

19 Gennaio: i Santi del giorno sono Mario, Marta, Abaco e Audiface, in memoria dei quali fu eretta una chiesa in località Boccea, dove anticamente erano sepolti i loro resti.

Poche notizie riguardo alla loro vita

Dallo studio e dalla comparazione di vari documenti si può affermare con buona certezza che Mario, Marta, Abaco e Audiface fossero giunti a roma dalla Persia tra il 268 e il 270 dopo Cristo, per venerare le spoglie dei molti martiri che a Roma venivano seppelliti in quel periodo.
Alla fine del terzo secolo non era infatti inusuale che famiglie straniere ma di religione cristiana si stabilissero a Roma dove, tra molte difficoltà, i Cristiani cominciavano a godere di libertà e di una certa tolleranza. Sembra quindi che Mario, Marta, Abaco e Audiface fossero rimasti a Roma stabilmente dopo la loro venuta e che quindi videro, verso la fine  del regno del vecchio Diocleziano, le persecuzioni che quest’ultimo decise di portare nei confronti dei cristiani negli ultimi anni del suo regno, consigliato dal console Galerio.
Tre furono gli editti di persecuzione emanati da Diocleziano, e a cadere vittima di queste drastiche misure punitive furono centinaia di individui. I Santi che oggi si ricordano si unirono al prete Giovanni al fine di compiere un grande atto di carità: dare degna sepoltura a 260 cristiani uccisi lungo la via Salaria e lì abbandonati perché fossero di monito agli altri cristiani.
Quest’eclatante azione di sfida alle autorità ebbe come unico risultato l’inasprirsi delle persecuzioni, in cui caddero anche i pii seppellitori.
Mario, Marta, Abaco e Audiface furono uccisi lungo la via Cornelia, e Marta fu uccisa presso uno stagno vicino. Secondo la tradizione a riunire i loro corpi e a dar loro degna sepoltura nelle terre di sua proprietà fu la matrona Felicita, anch’ella cristiana. Il podere di Felicita si estendeva nei pressi della località oggi conosciuta col nome di Boccea.

19 Gennaio: i Santi del giorno sono Mario, Marta, Abaco e Audiface

Secondo i documenti e i martiriologi del VI secolo i quattro martiri che oggi vengono ricordati appartenevano ad un’unico nucleo familiare, essendo Mario e Marta i genitori, Abaco e Audiface i figli. Con il tempo si è scoperto come questa informazione potesse essere infondata, dal momento che i commentari dell’epoca tendevano a riunire in un unico nucleo familiari martiri e santi provenienti dalla stessa zona geografica.
I resti dei martiri furono in seguito traslate a Roma, altre donate prima a Eginard, biografo di Carlo Magno che a sua volta le donò al monastero di Seligenstadt: era l’828.

Fonte immagine: Wikipedia

 

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ultimo aggiornamento: 14 Giugno 2021 10:42


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