Vertigine parossistica posizionale: cos’è, la diagnosi, i sintomi e il possibile trattamento del disturbo conosciuto anche come canalolitiasi.

Sul finire di dicembre 2022 la famosa cantante Elisa ha dovuto interrompere il suo tour e rinviare alcuni concerti a causa di un problema di salute. L’artista di Monfalcone è stata infatti colpita da vertigine parossistica posizionale. Di cosa si tratta? Di un disturbo, conosciuto anche come calalolitiasi, che causa vertigini ed è dovuta all’alterazione della funzione dell’organo dell’equilibrio, localizzato nell’orecchio. Chi viene colpito da questo problema ha la sensazione che tutto ciò che gli è intorno giri in senso rotatorio, come fosse su una giostra. Ma da cosa può essere generato? Qual è la diagnosi e come si può curare?

Cause e sintomi della vertigine parossistica posizionale

Per poter comprendere le cause della calalolitiasi bisogna aver presente quale sia la composizione dell’orecchio. Al suo interno è presente infatti non solo l’organo dell’udito, ma anche quello dell’equilibrio, conosciuto come labirinto. Questo organo è composto da tre canali semicircolari e da due organi otolitici, che contengono dei cristalli immersi in uno speciale liquido. Questi cristalli si spostano durante i movimenti della testa e stimolano così delle cellule che inviano segnali al cervello, informandolo riguardo alle variazioni della posizione della testa.

Vertigini
Vertigini

Tenendo presente tutto questo, si può comprendere la causa della vertigine, legata proprio allo spostamento di questi cristalli (il cui nome è otoliti), che si spostano dalla loro posizione naturale e si dislocano all’interno dei canali semicircolari, stimolando in maniera errata i recettori che registrano le rotazioni del capo, dando così l’illusione di una rotazione dell’ambiente che ci circonda.

Questo distacco degli otoliti in molti casi non ha una causa facilmente intuibile, mentre in altri può essere frutto di un trauma cranico, dovuto magari a un incidente stradale o a un forte colpo subito alla testa. Se le cause sono dunque difficili da ricostruire, i sintomi sono più o meno sempre gli stessi: vertigini improvvise e di breve durata quando si muove la testa. Possiamo provare queste sensazioni in diverse situazioni normali, come quando ci chiniamo per terra, alziamo lo sguardo, o anche quando ci alziamo dal letto. Molto spesso, ad accompagnare queste vertigini, sopravvengono anche altri sintomi come nausea, vomito, sudorazione fredda o tachicardia.

Diagnosi e cura della vertigine parossistica posizionale

Prima di soffermarci su diagnosi e trattamenti, togliamo un dubbio: questa vertigine è una malattia grave? La risposta è no. Nonostante possa generare ansia e paura in chi ne viene colpito, non comporta conseguenze importanti, anche se bisogna fare attenzione se il paziente che ne soffre è particolarmente anziano o fragile, per evitare che possa cadere o subire un ulteriore trauma.

Per quanto riguarda la diagnosi, si basa solitamente sulla descrizione dello stesso paziente, e viene confermata da una valutazione di un otorinolaringoiatra attraverso dei test clinici. Questi consistono nella mobilizzazione della testa del paziente rispetto al corpo su un lettino. Anche il trattamento non è complicato. Chi ne soffre può compiere, con l’aiuto del medico, delle manovre liberatorie, per rimuovere l’aggregato otolitico dal canale in cui è andato erroneamente a transitare. Tali manovre possono essere anche ripetute, autonomamente, dal paziente tra le mura domestiche.

Nonostante sia un problema di soluzione abbastanza semplice, la vertigine parossistica posizionale può causare comunque, per almeno un paio di settimane, una sensazione di instabilità sia nella postura che nella deambulazione dopo la comparsa dei primi sintomi. Anche in questo caso, però, non bisogna allarmarsi. Basterà comunque tenersi sempre in contatto con il proprio medico curante.

DONNAGLAMOUR ULTIM'ORA

ultimo aggiornamento: 22 Dicembre 2022 11:05


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