Cos’è la sindrome del vampiro? Scopriamo le cause, i sintomi e la cura della malattia collegata al terrificante personaggio delle tenebre.
Essendo una patologia rara, la sindrome del vampiro è ancora poco conosciuta. Coloro che ne soffrono lamentano disturbi talvolta invalidanti, che coinvolgono perfino l’apparato urinario. Scopriamo cos’è, come si manifesta e, soprattutto, qual è la cura.
Sindrome del vampiro: cos’è e quali sono i sintomi
Chiama anche porfiria, la sindrome del vampiro è una malattia rara ereditaria, che rientra nella famiglia delle patologie definite porfirie (8 in totale), causate da carenze degli enzimi che sintetizzano il gruppo eme, costituente fondamentale dell’emoglobina. Si tratta, quindi, di un disturbo metabolico, che comporta un accumulo anomalo di alcune molecole, le porfirine.
La sindrome del vampiro comporta diversi sintomi: vomito, nausea, stipsi, crampi addominali, confusione, bolle e lesioni epidermiche se ci si espone al sole (fotosensibilità), dolore agli arti, allucinazioni e convulsioni. E’ proprio quest’ultimo dettaglio a giustificare il collegamento tra la malattia e il pauroso personaggio delle tenebre. Tra i campanelli d’allarme della patologia, oltre ai disturbi elencati, ce n’è uno che è impossibile non notare: le urine, invece di essere giallo paglierino, sono di un rosso violaceo molto intenso.

Cura e trattamento della sindrome
La sindrome del vampiro può essere acuta o cronica e viene classificata in base alla sede in cui vengono prodotte le porfirine e i sintomi. Purtroppo non è ancora stata trovata una cura per le porfirie. Generalmente, i medici scelgono un trattamento che vada ad alleviare i disturbi. L’unica cosa certa, a oggi, è l’ereditarietà, condizione necessaria per lo sviluppo della malattia.
Una precisazione è d’obbligo: questo disturbo non c’entra nulla con il vampirismo. Quest’ultimo è una parafilia caratterizzata dall’eccitazione sessuale e associata a un bisogno compulsivo di vedere, sentire o ingerire il sangue, a prescindere dal fatto che il paziente si senta o meno un vampiro.