Dopo il GF, la crisi di Shaila Gatta che ha fatto una esplicita richiesta di aiuto tramite alcune stories pubblicate sui social.
È stata senza dubbio tra i concorrenti protagonisti dell’ultima edizione del Grande Fratello e non solo per la relazione terminata bruscamente con Lorenzo Spolverato. Stiamo parlando di Shaila Gatta che via social ha deciso di fare una esplicita richiesta di aiuto mostrandosi dimagrita e, a detta sua, depressa, dopo l’esperienza vissuta nella Casa del reality.
Shaila Gatta: fisico e mente stanno male
“- 4,5 kg. Oggi sono così. Il mio corpo non sta bene. La mia mente non sta bene. Sto smaltendo 6 lunghi mesi di surrealtà”, ha scritto Shaila Gatta in una storia Instagram con sfondo nero. “Sto cercando di superare l’odio mediatico e i giudizi costanti. Sto cercando di sforzarmi di ridere perché la società me lo impone”, ha aggiunto l’ex gieffina.

Il contenuto della storia social della Gatta è poi andato avanti: “Sto riprendendo il mio lavoro perché è giusto così. Ma la verità è che sono fortemente a disagio perché vorrei solo piangere tutto il giorno. Perché, in questo momento, dentro di me, c’è solo dolore. Sono sempre stata una ragazza piena di vita, di gioia, spensieratezza e, oggi, invece, mi sento confusa, triste, depressa“.
La richiesta di aiuto
Shaila ha poi proseguito nella stessa storia Instagram scrivendo: “Questa società impone troppi giudizi e aspettative, senza mai fermarsi a comprendere. È triste vedere quanto poco ci si fidi della vulnerabilità altrui. Mi sento un pezzo di vetro. Mi sento tanto vulnerabile. Questo non fa parte del lavoro, questa è una conseguenza di questo lavoro”.
Prima di un’altra storia, dove la Gatta ha mostrato il suo corpo decisamente dimagrito, la donna ha chiuso il discorso chiedendo aiuto: “La mia vita, in questo momento, è in bilico tra dolore, rabbia e frustrazione e la mostro solo a chi può starmi accanto per sorreggermi perché non ho le forze di ridere, non ho le forze di trovare un entusiasmo che non ho. Perché sto cadendo e questa volta ho bisogno di una mano. Quella della mia famiglia e del mio psicoterapeuta”.