Cos’è il picacismo? Si tratta di un disturbo alimentare che, se protratto, può diventare molto pericoloso: vediamo cause, sintomi e cura.

Il picacismo è un disturbo alimentare che deve il nome alla gazza, uccello che è famoso perché mangia qualsiasi cosa gli capiti a tiro. Se protratto nel tempo può diventare molto pericoloso: vediamo quali sono le cause, i sintomi e, soprattutto, la cura.

Cos’è il picacismo: tutto sul disturbo alimentare

Il picacismo è un disturbo alimentare che spinge a mangiare sostanze che non sono commestibili. Dalla terra alla cenere, passando per la carta, i capelli, le feci, il carbone: queste sono solo alcune delle cose che quanti soffrono di questo disturbo si ritrovano ad ingerire. Questa problematica coinvolge anche alimenti che, in realtà, si possono mangiare ma solo previa cottura, come la pasta, oppure il ghiaccio, che si utilizza soltanto per raffreddare le bevande. Pertanto, il picacismo abbraccia tutte quelle sostanze o alimenti che non si possono consumare, oppure si possono mettere in tavola ma non nella forma preferita dai soggetti che soffrono di questo disturbo.

Il termine picacismo viene da pica pica, ovvero il nome scientifico della gazza, uccello noto perché raccoglie e mangia qualsiasi cosa trova. Questo disturbo del comportamento alimentare viene diagnosticato a partire dai 2 anni d’età, quando il paziente si ciba di sostanze non commestibili per almeno un mese. Generalmente, si manifesta soprattutto in età infantile e tende a scomparire con la crescita. In alcuni casi, però, può comparire anche in età adulta. Tra le cause più comuni abbiamo: carenza di minerali come ferro e zinco, traumi o disturbi psicologici, alcune forme di autismo e ritardo mentale. Oltre all’ingestione di cose che non si possono consumare, il sintomo maggiore è l’agitazione che il soggetto prova quando si trova vicino alla sostanza in questione.

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Come si cura il picacismo?

Nella maggior parte dei casi, il picacismo è un disturbo alimentare causato da un disagio psicologico. Anche se non si tratta di una pratica mortale, a lungo andare può causare diverse problematiche: dall’occlusione del canale digerente all’avvelenamento da piombo, passando l’ostruzione dell’intestino, il bezoari, danni ai denti e infezioni batteriche e parassitarie. Ovviamente, non bisogna sottovalutare i rischi legati alla carenza di sostanze nutritive.

E’ bene, quindi, intervenire il prima possibile perché il picacismo, se protratto nel tempo, può diventare pericoloso. La cura viene stabilita dal medico in base alle cause scatenanti. Potrebbe, ad esempio, consigliare l’integrazione di ferro, zinco ed eventuali altre sostanze carenti. In ogni caso, è fondamentale seguire un percorso di psicoterapia.

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ultimo aggiornamento: 31 Marzo 2023 15:09


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