Perché si dice dare in escandescenza? Un’espressione colorita che descrive un’esplosione di rabbia improvvisa.
“Dare in escandescenza” è un modo di dire italiano che pur avendo origini antiquate continua ad essere ampiamente diffuso nella lingua di tutti giorni. Questo detto ha un significato simile a quello di “perdere le staffe”: si utilizza per descrivere qualcuno che ha perso il controllo e si è lasciato travolgere da un accesso di rabbia. Ma da dove arriva questa espressione così pittoresca? Scopriamo tutto quello che c’è da sapere sulle sue origini.
- Origine: latino
- Quando si usa: per descrivere una reazione di forte rabbia
Perchè si dice dare in escandescenza: l’origine
Questa espressione ha un origine molto antica, che affonda e sue radici nella storia dell’antica Roma. La parola escandescenza deriva infatti dal verbo latino “excandescĕre“, che significa “diventare incandescente”, “scaldarsi” o “andare in fiamme”. Questo termine evoca quindi l’immagine di qualcosa che si accende e brucia rapidamente.

Nel tempo questo verbo, originariamente legato al campo della fisica, ha iniziato a essere utilizzato come metafora di uno stato emotivo ben preciso. Quando una persona “dà in escandescenza”, è come se fosse divorata da una rabbia talmente intensa e incontenibile da esplodere anche all’esterno. L’espressione è particolarmente usata in ambiti formali o giornalistici per indicare situazioni in cui qualcuno ha perso il controllo: in una discussione, in un’assemblea, in un confronto acceso.
Il significato psicologico dell’espressione
Dal punto di vista psicologico, “dare in escandescenza” è spesso il risultato di una forte frustrazione accumulata. Può capitare quando una persona trattiene troppo a lungo emozioni negative come rabbia, ansia o disagio, fino al punto in cui non riesce più a contenersi. L’esplosione è spesso sproporzionata rispetto allo stimolo scatenante, proprio perché il carico emotivo era già elevato.
Capire cosa spinge qualcuno a “dare in escandescenza” può aiutare a interpretare meglio le sue emozioni, evitare scontri inutili e promuovere una comunicazione più empatica e consapevole. Non si tratta solo di “arrabbiarsi”: dietro questa espressione c’è un mondo di emozioni che, se ascoltate e comprese, possono essere trasformate.