Perché si dice “andare a Canossa”: un’espressione comune nella lingua italiana che evoca un gesto di umiliazione e sottomissione.
“Andare a Canossa” è un modo di dire molto popolare che si usa per descrivere qualcuno che decide di chiedere umilmente perdono, spesso dopo una lunga discussione o un errore grave. Proprio come “mettere i puntini sulle i“, anche questa espressione ha origini medievali. In particolare deriva da un episodio storico avvenuto nel 1077 che ha segnato profondamente l’immaginario collettivo europeo. Scopriamo tutto quello che c’è da sapere sul suo significato.
- Origine: dall’italiano
- Quando si usa: per indicare qualcuno che chiede umilmente scusa
Perché si dice “andare a Canossa”: l’origine
La locuzione trae origine da un evento avvenuto proprio a Canossa, in Emilia-Romagna. Nell’inverno del 1077 l’imperatore Enrico IV del Sacro Romano Impero si recò fisicamente al castello di Matilde di Canossa per chiedere perdono a Papa Gregorio VII.

Enrico IV era stato scomunicato dal pontefice a causa delle tensioni tra papato e impero dovute al conflitto noto come “la lotta per le investiture”. Per ottenere la revoca della scomunica e ristabilire la sua autorità, l’imperatore fu costretto ad attendere, per tre giorni e tre notti scalzo e vestito da penitente nella neve, davanti al portone del castello. Questo gesto di umiliazione pubblica è diventato nel tempo simbolo dell’obbligo di abbassare la testa e chiedere perdono anche quando si è potenti.
L’uso moderno dell’espressione
Nel tempo “andare a Canossa” è entrato a far parte del vocabolario quotidiano di molti italiani. Questo detto viene spesso utilizzato per descrivere situazioni in cui una persona, magari con riluttanza, è costretta a chiedere scusa o a riconoscere un torto.
Non riguarda solo i contesti religiosi o politici, ma anche le relazioni personali, lavorative o pubbliche. In ogni ambito, questa espressione continua a rappresentare l’idea del pentimento e della resa, mantenendo viva una delle immagini più potenti della storia medievale europea.