Vi presentiamo una raccolta di frasi di Elly Schlein, sia pensieri apprezzati che citazioni che hanno fatto discutere.
Difficilmente quando si parla di personaggi politici l’intera popolazione si trova d’accordo. Elly Schlein non fa eccezione: ha sia fan che odiatori. Ripercorriamo la carriera della segretaria del Partito Democratico con le sue frasi più famose e discutibili.
Le frasi più famose di Elly Schlein
Classe 1985, Elly Schlein ha iniziato a occuparsi di politica nel 2008, quando è partita volontaria per l’America per sostenere la candidatura di Barack Obama contro John McCain. Tornata in Italia ha proseguito il suo impegno, arrivando nel 2023 a essere eletta come segretaria del Partito Democratico. Prima donna della storia a ricoprire questo ruolo, ha sia sostenitori che odiatori.
Com’è normale che sia, le sue prese di posizione non mettono sempre d’accordo la popolazione, soprattutto coloro che si schierano con i partiti di opposizione. Di seguito, una selezione delle frasi più famose di Elly Schlein:
- Faccio parte di una generazione che si era allontanata dalla politica, lo avevo fatto anch’io ma a un certo punto ti rendi conto che se non ti rimbocchi le maniche e provi a parteciparlo quel cambiamento, se non provi a essere il cambiamento che vuoi vedere nella società , non puoi aspettarti che altri lo facciano per te. Anche se sei incazzato con la politica e ti allontani, devi renderti conto che gli altri continueranno a farla e il peso delle loro decisioni ricadrà comunque anche sulla tua vita, quindi vale la pena, nelle forme e nei modi in cui uno può, di partecipare alla cosa pubblica.
- Incontro mi fa venire in mente un’opportunità . Un’opportunità di crescere fondamentalmente.
- L’Emilia Romagna è una terra che sa diventare casa come poche, casa per tanti che l’hanno scelta. Non ti chiede mai da dove vieni, ti chiede che cosa possiamo fare insieme. Sono arrivata a Bologna per studiare giurisprudenza e non sono più andata via.
- In Europa, a parità di mansioni, le donne percepiscono il 16% di salario in meno e ricevono una pensione del 39% più bassa. Nei CdA delle aziende quotate siamo una su venti. E durante la pandemia siamo state licenziate in maggior numero, perché abbiamo contratti precari. Altro esempio: durante il lockdown i ricercatori maschi hanno prodotto di più, le ricercatrici di meno. Sa perché? Perché su di loro grava il peso della cura familiare.
- La flat tax è il massimo dell’ingiustizia, della diseguaglianza e della presa in giro, perché l’idea di abbassare le tasse ai ricchi la pagano i poveri. È un’idea che fa mancare i servizi a quelli che per curarsi non possono prendersi un piano del San Raffaele.
- L’esperienza fatta da volontaria per la campagna di Obama mi ha permesso di fare tanti incontri illuminanti, che hanno contribuito a piantare il seme di quello che poi è diventato il mio impegno politico concreto. Personalmente non mi aspettavo di fare politica in modo così attivo. È stato un po’ un percorso senza soluzione di continuità , dove siamo andati passo per passo, ma senza premeditazione. Non avevo idea che sarei finita al Parlamento Europeo o ad essere la Vicepresidente della Regione Emilia Romagna.
- Quando ti occupi di fragilità in qualche modo quelle fragilità ti rimangono addosso e finisci per portarle con te. Non ti lasciano indifferente. Ma sicuramente l’empatia aiuta a creare legami più inclusivi.
- Bisogna anche ricordarsi che chi fa politica ha una responsabilità che è quella non di soffiare sui venti della tensione sociale che le disuguaglianze inevitabilmente producono.

Le frasi più discusse di Elly Schlein
Qualche volta, Elly Schlein è finita al centro della polemica per alcune frasi discutibili, o meglio non apprezzate da coloro che appartengono a schieramenti politici opposti al suo. Di seguito, i pensieri che hanno creato più chiacchiericcio:
- Matteo Salvini è uno spregiudicato. Con una visione per me aberrante, ma almeno comprensibile.
- Se chiedi a un ragazzino di scegliere tra giustizia sociale, diritti civili, ecologia e uguaglianza, non capisce.
- La violenza patriarcale non colpisce solo le donne, colpisce anche le persone LGBTQI+, che sono persone con diritti e non certo un abominio.
- La destra italiana ha sempre dimostrato di ritenere che la Costituzione ponesse troppi fastidiosi ostacoli all’uomo solo al comando. Al contrario i suoi pesi e contrappesi sono fondamentali a tutela della democrazia. Del resto i loro modelli sono quelli autoritari di Trump, che fomenta l’assalto al Congresso, di Putin che invade Paesi e punisce il dissenso o di Orban che vuole razze pure: non c’è da stupirsi che qui abbiano un disegno che schiaccia democrazia e diritti.
- L’Italia, che è il paese del sole, dell’acqua e del vento, deve sfruttare queste caratteristiche a proprio favore, evitando gli errori commessi in passato.
- Giorgia Meloni guida un partito che relega le donne al ruolo di welfare vivente: questo la rende una leadership inutile per le donne.
- La destra è forte perché è abilissima a puntare il dito in basso, verso chi sta peggio, e farne un capro espiatorio.
- L’errore più grande che potremmo commettere è ritardare ulteriormente la conversione ecologica e riprodurre il modello che ci ha portati fino a qui, in nome di altre urgenze.
- Il presupposto malato di un diritto al possesso sul corpo della donna non nasce – come spesso leggiamo, in un’inaccettabile narrazione mediatica che assume il punto di vista del carnefice – da un raptus, da folle gelosia o da un amore disperato, ma dal patriarcato. È un dato incontrovertibile: la violenza sulle donne nella società patriarcale non è episodica, ma strutturale.
- Attenzione: cancellare il reddito di cittadinanza vuol dire cancellare strumenti di emancipazione.