Dopo un lungo interrogatorio, l’uomo che era già in carcere, ha confessato l’omicidio della vigilessa uccisa nel maggio 2021: il movente è economico.

Mirto Milani, fidanzato della primogenita di Laura Ziliani, ha confessato di aver ucciso la vigilessa. Svolta nel caso di Temù, in alta Valle Camonica. L’uomo era in carcere insieme a due delle sue tre figlie che avrebbero concorso all’omicidio.

Mirto Milani confessa: la ricostruzione del caso

Poliziotto

Come riporta TG Com24: “Quello che gli inquirenti hanno definito “il trio criminale” avrebbe ucciso Laura Ziliani “per mettere le mani sull’importante patrimonio immobiliare della donna“, scrive il gip nell’ordinanza di custodia cautelare. Dal giorno dell’arresto, Paola, Silvia Zani e Mirto Milani si sono chiusi nel silenzio, fino alla svolta delle ultime ore.

Il caso è stato ricostruito nel seguente modo: La figlia maggiore della vigilessa dichiara: “Mamma è uscita di casa da sola verso le sette circa per andare a fare una passeggiata a Villa Dalegno. Non aveva il telefono e sarebbe dovuta rientrare alle dieci perché dovevamo andare insieme alla discarica per smaltire vecchio materiale”. Questa la sua spiegazione denunciando la scomparsa della mamma.

Il medico legale, dopo aver trovato il corpo, ha stabilito: “La causa del decesso è da identificarsi in una asfissia meccanica da chiusura delle aperture aeree in un soggetto sotto l’influenza di benzodiazepine“. Laura è stata prima stordita e poi soffocata e gettata nel fiume. Una vicenda terrificante che dalle ultime confessioni dei killer sarebbe stata per motivi economici e non di diversa natura. Il trio voleva semplicemente mettere le mani sul patrimonio della Ziliani.

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ultimo aggiornamento: 26 Maggio 2022 10:36


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