Lunga e interessante intervista da parte di Jerry Calà che ha parlato degli alti e dei bassi in carriera ma anche del rapporto con Mara Venier.
Spesso coinvolto in simpatici retroscena legati alla relazione con Mara Venier, Jerry Calà ha raccontato diversi temi scottanti a proposito della sua vita privata e professionale. Il noto attore ha spiegato di aver vissuto dei momenti di grande successo ma anche altri di down che sono stati dovuti anche ad alcune scelte da lui prese.
Jerry Calà e il rapporto con Mara Venier
Intervistato da Repubblica, Jerry Calà ha prima di tutto raccontato meglio il suo feeling mai finito con Mara Venier che ancora oggi, al netto della fine della loro relazione, continua ad essere molto importante a livello di affetto e amicizia. “Una donna importantissima, mi ha accompagnato nel momento di massimo successo e mi ha impedito di perdere la testa”, ha spiegato l’attore.

Calà ha anche aggiunto: “E avevamo un giro di amicizie diverse, uscivamo col panettiere, col salumiere di Campo de’ Fiori”. E ancora: “Il grande amore, prima di mia moglie con la quale ho avuto Johnny”, ha ammesso l’attore.
Il successo, i soldi sperperati e Berlusconi
A livello lavorativo, poi, Calà ha raccontato in merito all’attualità: “Sono in un momento bello dopo anni in cui ho avuto problemi fisici mi sono ripreso bene, dovrebbe bastare per essere felici: la salute, svegliarsi ogni giorno accanto ai propri cari”, il commento sulla partenza del suo tour a teatro con ‘Non sono bello… ma piaccio’.
E sulle difficoltà vissute: “Non solo per colpa nostra, ma anche a causa di certa gente che avevamo intorno, alla fine abbiamo sperperato tantissimi soldi”, ha ammesso Calà facendo riferimento al gruppo de ‘I gatti di Vicolo Miracoli’. “E a un certo punto mi resi conto di avere pochissimo in banca. Dissi: ‘Ma cavolo, son già dieci anni che lavoro e non ho niente’. Anche per quello presi la mia strada ‘solista’”.
Nel corso dell’intervista anche un rimpianto legato a Berlusconi che lo voleva per condurre degli show in tv: “Sì, e anche lì, col senno di poi, sul piano economico… Non mi lamento, però ti mettevano in testa delle ca**ate tipo ‘se fai cinema non puoi fare televisione, perché ti abbassi’ e io, come uno stro**o, nonostante Silvio mi corteggiasse tantissimo, gli dissi di no”.