La ialuronidasi consente di ottenere un viso più naturale e armonioso, ma cos’è e quali sono i rischi? Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Anche il settore della medicina estetica è influenzato dalle mode. Così, ciò che un tempo era in voga oggi non lo è più. Ed è proprio in situazioni di questo tipo che alcune persone decidono di ricorrere alla ialuronidasi, un trattamento estetico che consente di correggere determinate imperfezioni. Prima di procedere, però, è bene sapere cos’è e, soprattutto, quali sono i rischi.
Ialuronidasi: cos’è e quali sono i benefici
Ultimamente si fa un gran parlare di ialuronidasi, un trattamento estetico che opposto al filler. Nello specifico, si tratta di un metodo che permette di correggere gli effetti riempitivi delle ‘punturine’ che per anni hanno rappresentato una specie di ossessione per donne e uomini di tutte le età.
In poche parole, la ialuronidasi scioglie in modo mirato e preciso i filler a base di acido ialuronico, soprattutto in situazioni in cui c’è stato un certo abuso. Secondo gli esperti, è efficace anche per migliorare eventuali conseguenze indesiderate dei trattamenti passati. Sottoponendosi a questa tecnica, quindi, si ottiene un aspetto più naturale possibile e armonioso.
Inoltre, permette di fermare gli effetti negativi di un filler mal eseguito, in primis l’embolizzazione accidentale o l’eccessiva pressione sui vasi sanguigni, riducendo il rischio di necrosi cutanea e sottocutanea.

Quali sono i rischi della ialuronidasi
Anche se la ialuronidasi consente di ottenere un viso più naturale possibile e appare come un trattamento ‘riparativo’, ci sono dei rischi che è bene conoscere prima di procedere. Innanzitutto, è bene rivolgersi sempre e solo a persone esperte e qualificate, che operano nel pieno rispetto delle regole di settore.
Gli effetti collaterali, pur essendo rari, sono hanno a che fare soprattutto con reazioni allergiche, che possono causare: eritema, edema, prurito, orticaria e shock anafilattico. Per non correre rischi è consigliato fare un test allergico prima del trattamento, cosa che tra l’altro dovrebbero consigliare tutti i medici che eseguono la tecnica.