Giorgia Meloni vuole il liceo del Made in Italy: vediamo come dovrebbe essere questo nuovo percorso formativo e qual è il suo scopo.

Come più volte dichiarato in campagna elettorale, Giorgia Meloni ha ribadito di voler istituire il liceo del Made in Italy. La presidente del Consiglio l’ha annunciato durante il Vinitaly, parlando con alcuni ragazzi. Vediamo come dovrebbe essere questo nuovo percorso formativo e qual è il suo scopo.

Giorgia Meloni vuole istituire il liceo del Made in Italy

In occasione del Vinitaly di Verona, Giorgia Meloni ha confermato la volontà di creare un liceo del Made in Italy. Parlando con i ragazzi degli istituti agrari, la presidente del Consiglio ha sottolineato che le scuole professionali danno “più sbocchi” lavorativi rispetto al liceo classico o scientifico. Per questo motivo è necessario “valorizzare il legame che esiste tra la nostra cultura, i territori e la nostra identità“. Come aveva già anticipato durante la campagna elettorale, la premier ha sottolineato che c’è già un disegno di legge per la formazione di scuole secondarie di questo tipo.

Per me questo è il liceo, perché non c’è niente di più profondamente legato alla nostra cultura. (…) Faccio i complimenti a questi ragazzi, siete stati molto lungimiranti. (…) Dimentichiamo che in questi istituti c’è una capacità di sbocco professionale molto più alta di altri percorsi, questo è il liceo“, ha dichiarato la Meloni al Vinitaly. Stando a quanto anticipato da La Repubblica, il liceo del Made in Italy dovrebbe essere orientato ad una certa “concretezza” che garantirà un futuro solido nel mondo del lavoro. Il percorso di studio dovrà “offrire conoscenze sui principi dell’economia manageriale; strumenti per la gestione complessiva di un’impresa; modelli di business, in particolar modo dei modelli di business delle aziende dei settori della moda, dell’arte e dall’alimentare; tecniche avanzate di marketing“.

Giorgia Meloni

Liceo del Made in Italy: le materie che si studieranno

Giorgia Meloni, che ha frequentato il liceo alberghiero Amerigo Vespucci di Roma con indirizzo linguistico, sostiene che il liceo del Made in Italy possa contribuire al futuro economico del bel Paese. Il motivo? Semplice: formerà esperti di enogastronomia, moda e arte. Nel primo biennio (27 ore settimanali) si studieranno materie classiche e non: lingua e letteratura italiana, cultura straniera, storia dell’arte, matematica, informatica, scienze naturali, fisica, scienze motorie e sportive, storia e geografia, diritto ed economia politica e religione cattolica o attività alternative.

Nel secondo biennio (31 ore settimanali) e nel quinto anno, invece, ci saranno anche economia e gestione delle imprese del Made in Italy e modelli di business nelle industrie dei settori della moda, dell’arte e dell’alimentare. Lo scopo di un istituto di questo tipo è “guidare lo studente ad approfondire e sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per cogliere la complessità e la specificità di alcuni settori strategici dell’economia del paese, cosiddetti settori del Made in Italy“. Ovviamente, il liceo voluto dal governo Meloni, che non avrà né latino e né greco, prevede un percorso di alternanza scuola lavoro.

DONNAGLAMOUR ULTIM'ORA

ultimo aggiornamento: 4 Aprile 2023 15:05


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