Il Victoria & Albert Museum ospita la Fashioned From Nature: la prima mostra del mondo della moda che salva la natura e il mondo!

La moda non è solo sfilate, capi d’abbigliamento e ultime tendenze: è, purtroppo, anche una delle principali cause d’inquinamento a livello mondiale. Questo il tema della mostra Fashioned from Nature, in esposizione al Victoria & Albert Museum di Londra.

Soprattutto i capi d’abbigliamento low cost hanno creato nel corso degli ultimi vent’anni un forte danno al nostro pianeta. La grande e continua produzione di abiti low cost è dovuta da un fattore principale: meno costano, più vengono acquistati. Per questo motivo tali prodotti vengono fabbricati in grandi quantità e di conseguenza ne vengono “buttati” gran parte per poterne acquistare dei nuovi. Tra i materiali più dannosi e pericolosi per il bene della natura possiamo trovare la lana, il cuoio, cotone e lino. Anche il petrolio viene utilizzato per la creazione di capi d’abbigliamento sotto forma di trattamento per tessuti idrorepellenti e sostanza da trasporto che viene applicata sugli indumenti stessi.

La mostra Fashioned from Nature al Victoria & Albert Museum

La mostra del Victoria & Albert Museum di Londra, curata da Edwina Sherman, vuole rappresentare per la prima volta quanto sia collegato al mondo della moda l’inquinamento mondiale. Natura e moda possono incontrarsi ed è quello che la Fashioned From Nature vuole dimostrare fino al 27 gennaio 2019.

Fashioned from nature
Fonte foto: https://www.instagram.com/vamuseum/

Più di 300 abiti in mostra che vogliono comunicare ben tre prospettive: l’estetica, la sostenibilità e proteste ambientali. La prima vuole confermare nuovamente quanto ispirarsi agli animali, ai fiori e alle piante, quindi alla natura, sia importante per comunicare un messaggio profondo. Ad utilizzare texture di questo tipo possiamo trovare grandi case di moda come Treacy, Dior e Dries Van Noten.

La sostenibilità comprende l’innovazione e il riciclo. Riciclare è importante anche nella moda e ciò ce lo conferma anche Calvin Klein con l’abito creato con bottiglie di plastica indossato da Emma Watson al MET Gala 2016. Anche Balenciaga sostiene la natura con l’uso di un tessuto creato dalle bucce di agrumi.

Non mancano di certo grandi catene low cost come H&M grande sostenitrice della natura e della sostenibilità. Grande innovazione nel mondo fashion grazie alla creazione (e all’impiego) di tessuti sintetici, pelle finta, materiali simili alla seta, un ottimo modo per ridurre il problema. La terza prospettiva vuole invitare a cambiare il modo di lavorare gli abiti, come distribuirli e, soprattutto, come consumarli.

Un ottimo modo per comunicare come la moda possa nascere dalla natura, senza inquinare il pianeta in cui viviamo!

Fonte foto: https://www.instagram.com/vamuseum/

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ultimo aggiornamento: 8 Maggio 2018 18:04


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