Enzo Paolo Turchi si racconta senza filtri: i sacrifici, le paghe minime e la passione che lo hanno spinto a lavorare gratis.
Enzo Paolo Turchi, icona della danza e volto noto della televisione italiana, ha spesso aperto il suo cuore su alcuni aspetti anche dolorosi della sua vita. In una recente intervista, è tornato a raccontarsi senza filtri, ripercorrendo i momenti più intensi della sua carriera e svelando anche alcuni aspetti inediti. Tra ricordi, emozioni e riflessioni sul mondo dello spettacolo, il ballerino racconta esperienze che molti ignorano, mostrando il lato meno glamour della vita artistica, fatto di sacrifici e dedizione assoluta.
Il ricordo delle gemelle Kessler e di Raffaella Carrà
Intervistato da Libero, Enzo Paolo Turchi non nasconde la difficoltà di essere un artista in un settore in continuo cambiamento. Ricorda con ammirazione le gemelle Kessler e il loro rispetto per la professione: “Quello che mi colpì fu la loro professionalità e il rispetto che mi mostrarono. Vennero loro a presentarsi a me. Si conoscevano i nomi dei ballerini famosi tra la danza classica e la televisione non eravamo più di dieci…”.
E sul confronto con grandi nomi come Raffaella Carrà, Turchi sottolinea la differenza tra chi ama la vita e chi sceglie il proprio percorso in maniera radicale, rivelando sensibilità e profondità: “Raffaella non ha scelto di morire. Lei amava la vita più di tutto. Ha scelto solo di non far soffrire il pubblico. Loro invece hanno organizzato tutto, con una forza incredibile”.
“Ho lavorato gratis o con paghe bassissime”: i sacrifici di Enzo Paolo Turchi
Nella sua testimonianza, Enzo Paolo ha anche parlato dei sacrifici fatti per la danza: “Posso dire che ho lavorato gratis o con paghe bassissime pur di stare accanto alla Fracci. Ed ero già Enzo Paolo Turchi, ma non mi interessava. Stare con certi grandi ti arricchisce: quelle sono le “onde positive””.
Con sua sorella Lidia, spiega, hanno affrontato un’infanzia non semplice, “ma la danza con la quale certo non abbiamo iniziato a fare per soldi, ci ha dato un orizzonte. Lo sapevamo. L’artista vero del resto ha sempre altri obiettivi diversi da quelli materiali”.
Nonostante il successo e la notorietà, Turchi rimane legato ai valori della disciplina, del rispetto e della dedizione totale, insegnamenti che oggi trasmette anche alla figlia Maria, capitana della sua squadra di calcio, impegnata a trovare la propria strada lontana dall’ombra dei genitori famosi.
