Molte donne subito dopo la nascita del loro bambino si ritrovano ad affrontare disturbi del sonno e tristezza: si tratta della depressione post partum.

La depressione post partum è un disturbo piuttosto frequente e si presenta generalmente in una donna su dieci. Episodi di tristezza immotivati accompagnati da irritabilità e pianto, insieme ad un senso di responsabilità opprimente sono sensazioni ricorrenti nelle neomamme.

Questi segnali iniziano a comparire nelle prime settimane successive al parto e in particolare tra la sesta e la dodicesima settimana. Spesso le neomamme sono vittima delle aspettative altrui e ciò fa crescere in loro la paura di non riuscire a fare abbastanza. Questa sensazione di non sentirsi delle madri adeguate porta a richiudersi in sé stesse e a rifiutare di condividere con gli altri i propri timori.

Depressione post partum: cause e sintomi

La depressione che caratterizza il periodo successivo al parto ha diverse cause, e insieme ai fattori biologici (dovuti agli ormoni), sono anche da considerare le cause psicologiche e il fattore sociale.

Mamma triste bimbo che gioca
Mamma triste bimbo che gioca

Durante la gravidanza e nel periodo che la segue la donna si ritrova ad affrontare molti cambiamenti sia fisici che psichici. All’interno dell’organismo questi cambiamenti si riflettono in una variazione degli equilibri ormonali.

Ad esempio la diminuzione della serotonina, considerata come l’ormone della felicità, causa disturbi del sonno, ma anche irritabilità.

Un altro sintomo comune nel periodo post gravidanza è la mancanza di stimoli e della voglia di uscire di casa. Anche in questo caso queste sensazioni sono riconducibili agli ormoni e in particolare alla riduzione della noradrenalina, coinvolta nella regolazione delle emozioni.

Depressione post partum: quanto dura

I cambiamenti di umore spesso repentini, l’ansia e gli improvvisi attacchi di tristezza possono persistere per due settimane o anche oltre. In tutti i casi è importante non avere paura di parlare con qualcuno di cui ci si fida, come i familiari e lo stesso partner.

Inoltre, può aiutare molto cercare di riposare il più possibile per contrastare i disturbi del sonno e approfittarne per dormire quando il bambino dorme.

Non bisogna temere di chiedere aiuto a parenti, ma anche amici, per le pulizie e anche per la cura del neonato, e, inoltre, confrontarsi con qualcun altro può anche aiutare a rivedere la propria situazione da una prospettiva differente.

DONNAGLAMOUR ULTIM'ORA

ultimo aggiornamento: 10 Dicembre 2020 1:17


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