Con la ridotta presenza in ufficio non sono scomparsi i problemi: lo smart mobbing è la nuova forma di disagio che sta prendendo piede.

Nell’era del lavoro a distanza, vista la necessità di arginare il rischio di contagi da Coronavirus, diverse aziende hanno adottato delle soluzioni alternative alla prestazione in loco, modalità da sempre prediletta nei confini italiani sino al 2020. Tale provvedimento, talvolta adottato secondo logiche di emergenza e urgenza, ha creato però diversi disagi, sia sotto il piano organizzativo sia in termini organizzativi. Da qui la diffusione anche dello smart mobbing, con una crescita di casi capace di mettere in apprensione psicologi e sindacalisti. Ma in cosa si traduce esattamente la pratica? Proviamo a mettere chiarezza.

  • Origine: dai termini smart working e mobbing.
  • Dove viene usato: per indicare una trasposizione digitale delle condotte precedentemente adottate in presenza, tali da presentare profili persecutori.
  • Lingua: inglese.
  • Diffusione: nel quotidiano.

Il significato di smart mobbing

lavoro e concentrazione
lavoro e concentrazione

A livello teorico, l’opportunità di svolgere le proprie mansioni dalla propria abitazione o comunque da un luogo distante dalla sede lavorativa sarebbe idonea a garantire maggiore libertà ai dipendenti, evitando il generarsi di conflitti con il datore di lavoro.

In realtà, ha dato comunque luogo a una serie delle condotte già maturate in precedenza, ad esempio:

  • l’esclusione della partecipazione dalle c.d. conference call;
  • l’eliminazione dalle chat aziendali;
  • il conferimento di incarichi monotoni e ripetitivi;
  • l’invio di e-mail o messaggi a qualsiasi ora cosicché si debba sempre essere connessi, peraltro in chiara violazione del c.d. diritto alla disconnessione che il datore è tenuto ad assicurare in pendenza di smart working

Rispetto a tale modus operandi, potrebbe rivelarsi più complicato dimostrare la finalità persecutoria, sicché non avvengono in presenza, bensì mediante il ricorso a dispositivi digitali, il cui mancato funzionamento rischia di essere utilizzato a giustificazione di certi comportamenti. Comunque sia, è onere del datore adoperarsi per la sicurezza dell’ambiente di lavoro e dei suoi dipendenti.

Esempi d’uso

Ecco qualche esempio d’uso in casi pratici:

“Smart mobbing: il contraccolpo di lavorare da remoto”.

“Il trend e i pericoli dello smart mobbing”.

DONNAGLAMOUR ULTIM'ORA

ultimo aggiornamento: 1 Febbraio 2022 9:08


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