Lo Shatush schiarisce i capelli con effetto e solo in 3 step: cotonatura, schiaritura e totalizzante. Attenzione però al colore di base dei capelli.

Per Shatush si intende la moderna tecnica di decolorazione di tendenza in questi anni.

Come per tutte le tipologie di interventi sui capelli che hanno a che fare con la loro colorazione o decolorazione è importante selezionare accuratamente il colore di partenza, basandosi sul proprio tono di pelle e di capelli (naturali).

Lo Shatush prevede l’applicazione dello schiarente (nient’altro che una lozione composta) su capelli cotonati (fino alla lunghezza desiderata) partendo dalla radice.

Attraverso il tonalizzante, dopo la schiaritura, si da appunto “tono” al colore dei capelli che, senza la sua applicazione, risulterebbe solo un sottotono naturale del capello naturale, tendente al rame o alla cenere. Per pelli ovilastre e capelli mori il tono indicato è quello ramato, mentre per pelli più chiare e capelli castani è indicato un tono più chiaro e mielato.

Di tendenza oggi anche i toni più spinti come rosa, arancio, viola e celeste.

Per tonalizzare uno shatush arancione i suggerimenti sono l’uso di toni freddi (ghiaccio) o cenere.

Infine, è bene ricordare che se i capelli sono già tinti è necessario applicare oli decoloranti che annullino la precedente colorazione prima di procedere allo shatush; questo per evitare di ottenere colori finali indesiderati (verdi o gialli).

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ultimo aggiornamento: 10 Luglio 2020 11:22


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