Silvia e Paola Zani sono finite sotto indagine, poi in manette, nell’ambito dell’inchiesta sulla morte della loro madre, l’ex vigilessa 55enne Laura Ziliani.

Silvia e Paola Zani sono sorelle e figlie di Laura Ziliani, l’ex vigilessa scomparsa a 55 anni a Temù (Brescia) e ritrovata senza vita 3 mesi più tardi, l’8 agosto 2021, sulle sponde del fiume Oglio. Le due, indagate per il presunto delitto dopo pochi giorni dal ritrovamento del corpo della madre, sono state arrestate con le accuse di omicidio volontario e occultamento di cadavere. Reati contestati anche al fidanzato di una di loro, Mirto Milani.

Chi sono Silvia e Paola Zani?

Silvia e Paola Zani sono due delle tre figlie di Laura Ziliani, ex vigilessa 55enne scomparsa a Temù (Brescia) l’8 maggio 2021 e trovata morta l’8 agosto successivo sulle sponde dell’Oglio. La prima fisioterapista e la seconda studentessa di Economia all’epoca dei fatti, sono state iscritte nel registro degli indagati con le ipotesi di omicidio, aggravato dalla relazione di parentela con la vittima, e occultamento di cadavere.

Come loro Mirto Milani, fidanzato della figlia maggiore di Laura Ziliani, Silvia Zani, accusato di aver avuto un ruolo chiave nel delitto. Tutti sono stati arrestati il 24 settembre. Le figlie di Laura Ziliani vivevano insieme, tra la loro casa di Brescia – dove sono state fermate – e quella di Temù, in Val Camonica, da cui è scomparsa la loro madre. Secondo gli inquirenti, Laura Ziliani sarebbe stata uccisa nello spettro di un piano premeditato sull’onda di un presunto movente economico.

Laura Ziliani
Fonte foto: https://www.facebook.com/laura.ziliani.96

Silvia e Paola Zani: dall’appello per la madre all’arresto

Il caso della scomparsa di Laura Ziliani era approdato a Chi l’ha visto? con un appello accorato delle figlie della donna. Silvia e Paola Zani si sono mostrate alle telecamere in lacrime, apparentemente disperate per la misteriosa sparizione della madre. Poche settimane, e sarebbe scattato l’arresto così come per il fidanzato di Silvia Zani, Mirto Milani. Un “trio criminale” e senza scrupoli: questo il profilo secondo il gip del Tribunale di Brescia, Alessandra Sabatucci, che ha emesso il provvedimento a loro carico.

Ad aggravare la loro posizione nell’alveo delle indagini, le numerose contraddizioni in cui sarebbero caduti tutti e tre e gli esiti degli esami tossicologici eseguiti dall’Istituto di Medicina legale di Brescia sul cadavere di Laura Ziliani. Tracce di benzodiazepine avrebbero avvalorato la tesi dell’omicidio ed escluso quella dell’incidente durante un’escursione. La 55enne, secondo l’accusa, sarebbe stata drogata e uccisa la sera del 7 maggio 2021, giorno precedente alla denuncia di scomparsa e agli appelli delle due figlie poi finite nel fuoco dell’inchiesta.

Secondo quanto sottolineato dal giudice per le indagini preliminari nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere, la condotta delle due figlie di Laura Ziliani sarebbe di “indicibile gravità” e “resa ancora più odiosa per aver privato la sorella, disabile e dipendente dalla madre, dell’unico genitore in vita“. Laura Ziliani, infatti, era rimasta vedova nel 2012, avendo perso il marito Enrico Zani, padre di Silvia e Paola Zani, in un drammatico incidente in montagna.

Successivamente, è venuto a galla che la minore, Paola, sia l’artefice principale del delitto.

Fonte foto: https://www.facebook.com/laura.ziliani.96

Quarto Grado

DONNAGLAMOUR ULTIM'ORA

ultimo aggiornamento: 14 Ottobre 2021 17:48


Lucia Zotti: tutto sull’interprete di Brunella in Imma Tataranni

Alessandro D’Amico: l’ex volto di Uomini e Donne che ha donato un rene alla sorella