Ecco quello che c’è da sapere sul pittore Thomas Kinkade, autore di opere apprezzate per la presenza ricorrente della luce calda e soffusa.
Thomas Kinkade, noto come il “Painter of Light” (pittore della Luce), è stato un artista statunitense che ha conquistato un’enorme popolarità, soprattutto in America, grazie ai suoi dipinti di paesaggi idilliaci e scene nostalgiche. Conosciamo meglio il pittore preferito di Donald Trump.
Chi era Thomas Kinkade: biografia e carriera
Nato a Sacramento, in California, il 19 gennaio 1958, sotto il segno del Capricorno, Thomas Kinkade è cresciuto in una famiglia modesta a Placerville. Attratto dalle arti figurative, ha studiato arte all’Università della California a Berkeley, e poi all’Art Center College of Design di Pasadena. La sua carriera artistica è decollata negli anni ’80, quando ha iniziato a dipingere scene evocatrici di un profondo senso di pace e semplicità.
Tra i soggetti ricorrenti nelle sue opere: cottage illuminati, giardini rigogliosi, fiumi tranquilli e paesaggi innevati. Si definiva un cristiano devoto, e per questo inseriva talvolta anche dei simboli religiosi nei suoi lavori, come croci o riferimenti biblici.
Nel corso della sua carriera artistica si è autoproclamato “Painter of Light”, tratto distintivo della sua cifra stilistica: la presenza costante della luminosità. Kinkade era quasi ossessionato dall’uso della luce nei suoi dipinti, per questo creava effetti che sembravano far risplendere le tele.
Successo commerciale e critiche
Il pittore statunitense non si è limitato a dipingere, ma è riuscito addirittura a trasformare la sua arte in un vero e proprio impero commerciale. Attraverso la Thomas Kinkade Company (precedentemente Media Arts Group), ha venduto milioni di riproduzioni, oltre a oggetti come: tazze, calendari e mobili ispirati ai suoi dipinti.
Thomas Kinkade ha avuto l’onore di collaborare con Disney ed aperto centinaia di gallerie negli USA. Ma a questo successo commerciale ha fatto eco un atteggiamento di chiusura nei suoi confronti da parte del mondo dell’arte che conta, che lo ha spesso snobbato. Infatti, i critici lo hanno più volte accusato di produrre opere kitsch, troppo sentimentali e prive di profondità, definendole “arte da scatola di cioccolatini”.
Malgrado le stroncature da parte del mondo artistico, Kinkade vedeva nelle sue opere una missione: rendere l’arte accessibile a tutti, opponendosi all’élite artistica. Segnato da problemi di alcolismo e difficoltà finanziarie verso la fine della sua vita, l’artista è morto il 6 aprile 2012 a Monte Sereno, all’età di 54 anni, per un’overdose accidentale di alcol e farmaci (Valium).
Dopo la sua morte, si sono fatte strada storie di un suo lato oscuro, tra cui quelle relative a dei dipinti tormentati nascosti in una cassaforte ed a comportamenti controversi, come ubriachezza pubblica e litigi legali con i franchise delle sue gallerie.
La vita privata di Thomas Kinkade
Il pittore ha sposato Nanette Wiley, il 2 maggio 1982. I due si erano conosciuti anni prima e Nanette non si limitò a ricoprire semplicemente il ruolo di moglie. La donna rappresentò una figura chiave nel successo dell’artista: lo sostenne nella costruzione del suo impero, e prese parte alla gestione della Thomas Kinkade Company.
Kinkade spesso rendeva omaggio a Nanette nelle sue opere, nascondendo la lettera “N” nei dipinti come dedica a lei. La coppia sembrava incarnare i valori familiari tradizionali che Kinkade promuoveva nella sua arte: fede cristiana, amore e serenità. Insieme la coppia ha avuto quattro figlie: Merritt, nata nel 1988; Chandler, classe 1991; Winsor, nata nel 1995; Everett, nata nel 1997. Anche le figlie erano spesso celebrate nell’arte di Kinkade, il quale inseriva i loro nomi/iniziali nei suoi dipinti, un altro tocco personale che rendeva le sue opere un’estensione della sua vita familiare.
Il matrimonio con Nanette iniziò a deteriorarsi verso la fine degli anni 2000. Nel 2010, dopo 28 anni insieme, i due si separarono ufficialmente, senza mai divorziare legalmente prima della sua morte. Durante questo periodo, Kinkade iniziò una relazione con Amy Pinto-Walsh: la sua compagna negli ultimi anni.
La donna ha vissuto con lui nella sua casa di Monte Sereno, dove morì. Nacquero delle tensioni legali dopo la morte del pittore: Nanette e Amy si scontrarono in tribunale per l’eredità ed il controllo del patrimonio artistico di Kinkade, una disputa che si risolse con un accordo privato nel 2012. Dopo la sua morte, le figlie hanno continuato a mantenere viva la sua eredità, prendendo parte alla gestione del marchio Kinkade.
Il legame con Donald Trump
Non esistono prove dirette che Trump possieda un originale di Kinkade o che lo abbia mai dichiarato apertamente il suo pittore preferito. Tuttavia, un articolo del “Corriere della Sera” dell’8 aprile 2025 riporta un aneddoto: Trump avrebbe chiamato il direttore della National Gallery di Londra chiedendo perché non ci fossero dipinti di Kinkade esposti, ricevendo una risposta che lo indirizzava alla National Gallery di Washington. Quest’episodio ha fatto presumere un apprezzamento del Presidente americano per l’artista. Anche perché il gusto di Trump per l’estetica grandiosa e popolare si allinea con lo stile di Kinkade.
Entrambi hanno in comune un approccio che punta sul grande impatto sul pubblico: Trump con i suoi edifici dorati e Kinkade con i suoi paesaggi luminosi. Inoltre, Kinkade era un repubblicano dichiarato e ha sostenuto candidati del partito, il che potrebbe averlo reso simpatico a Trump.
Curiosità su Thomas Kinkade
– L’associazione no-profit Kinkade Family Foundation su Instagram ricorda il lavoro del pittore e condivide progetti in suo onore. Anche la pagina social Thomas Kinkade Studios è dedicata alla produzione artistica del pittore.
– Il suo lavoro ha ricevuto pareri contrastanti: mentre il pubblico lo ha adorato per la sua accessibilità ed il suo ottimismo, non pochi critici d’arte lo ha considerato eccessivamente commerciale e kitsch. Malgrado le critiche, non si può negare l’eredità artistica lasciata da Kinkade. L’artista ha conquistato estimatori nella società, ma non l’esposizione nei musei d’arte tradizionali. Una popolarità confermata dall’elevato numero di vendite delle sue opere online ed in gallerie specializzate.
– Kinkade ha raggiunto una grande popolarità negli USA, diventando uno degli artisti più commercialmente di successo del suo tempo. Le riproduzioni delle sue opere sono apparse su stampe, calendari, puzzle e altri prodotti, dando vita ad un fenomeno culturale.
– Lo stile di Kinkade è divenuto un enorme fenomeno commerciale, con stampe delle sue opere presenti, secondo quanto riferito dalla sua compagnia, in una casa americana su venti.