Chi era Paolo Luzzi, padre di Beatrice Luzzi

Scopriamo chi era Paolo Luzzi, il padre di Beatrice Luzzi scomparso quando l’attrice era impegnata come concorrente nella Casa del Grande Fratello.

Paolo Luzzi, papà della famosa attrice Beatrice Luzzi, è morto all’età di 86 anni mentre sua figlia era “chiusa” nella Casa del GF in qualità di concorrente del reality show condotto da Alfonso Signorini. Un lutto improvviso che ha costretto l’ex volto della soap opera Vivere a lasciare il programma per qualche giorno. Ecco tutto quello che sappiamo della sua storia, tra biografia e vita privata…

Paolo Luzzi: la biografia

La biografia del padre di Beatrice Luzzi, Paolo, è in gran parte avvolta da una fitta cornice di riservatezza. Nonostante i successi e la fama della figlia, nota attrice e volto amato della soap opera italiana Vivere, lui ha sempre vissuto lontano dai riflettori insieme alla famiglia.

Il papà di Beatrice Luzzi era un architetto, professione decisamente lontana dalla galassia dello spettacolo e della recitazione in cui lei si è affermata. Nel 2023 si è spento all’età di 86 anni, mentre l’attrice era impegnata come concorrente del Grande Fratello.

Paolo Luzzi: la vita privata

Uno scorcio della vita privata di Paolo Luzzi e della sua famiglia emerge dal racconto autobiografico che sua figlia Beatrice ha pubblicato tra le pagine del suo sito web.

“Sono la terzogenita – ha raccontato l’attrice – e ho sempre avuto la sensazione di essere arrivata un po’ per caso, fuori tempo massimo. Ho comunque avuto un’infanzia intensa, piena di stimoli e allegria. Abbiamo fatto tanti viaggi, ogni estate andavamo nella nostra casa in Sardegna da giugno a settembre, allora Porto Cervo era una palude (…). Ho sempre ammirato molto i miei genitori per questa scelta coraggiosa. Mia madre si trasferiva lì con noi tre per l’estate intera, in un luogo selvaggio, come un Far West da conquistare (…). Poi in agosto arrivava mio padre montava il gommone, lo lasciava scivolare in acqua e partivamo per giornate di 10/12 ore in mare, sbattuti dalle onde e schiaffeggiati dagli schizzi di maestrale, alla scoperta di scogli e baiette, armati solo di costumi e panini, e razzi di emergenza“.