È un pozzo di sapere sull’archeologia, studiata con ottimi risultati. Oggi, però, Manuela Diliberto è soprattutto una scrittrice!
Non è un personaggio mediatico. Non almeno quanto il fratello Pierfrancesco, in arte Pif. Lei, Manuela Diliberto, più grande di qualche anno, compensa con una vita altrettanto piena, movimentata dalla duttilità professionale. Tra i lavori svolti anche quello di scrittrice, una passione sbocciata fin da piccola e oggi suo principale campo di applicazione. Andiamo allora a vedere chi è, quali informazioni circa la sfera privata sono disponibili e delle curiosità sul suo conto!
Manuela Diliberto: la biografia
Manuela Diliberto nasce a Palermo (non è noto la data di nascita). Si laurea in Lettere Classiche all’Università di Bologna e consegue un master in Archeologia Greca presso l’École pratique des hautes études, dove tratta la scoperta e il restauro del tempio di Afaia nell’isola di Egina. Trova, dunque, occupazione come ingegnere progettista al CNRS (Centre National de la Recherche Scientifique), il polo di ricerca più grande e importante in Francia. Inoltre, consegue il dottorato in Storia e Archeologia dell’Arte Romana alla Sorbonne Université.
Poi, però, il sacro fuoco dello scrittore prende il sopravvento e così debutta nelle librerie col suo primo romanzo, L’oscura allegrezza (La Lepre edizioni, 2017). Nell’inchiesta, dalla natura soprattutto esistenziale, tratta i rapporti dell’Europa con il mondo islamico, il dialogo interreligioso, la questione femminile e l’impatto degli stereotipi di genere sulla società occidentale. Attualmente, lavora presso Pangea News.
Manuela Diliberto: la vita privata
Manuela Diliberto vive da diversi anni a Parigi, in cui si è inizialmente trasferita per esigenze di studio. Ha un profilo Facebook, ma non parla mai della vita privata, perciò non è dato conoscere lo stato sentimentale né a quanto ammonti il suo patrimonio.
4 curiosità su Manuela Diliberto
– Tra i Paesi in cui ha vissuto ci sono pure l’Austria (dov’è rimasta tre anni) e l’Inghilterra.
– Il latino è la sua lingua preferita, la più pregnante.
– La poesia per lei ha un ruolo terapeutico. Apprezza particolarmente Bertolt Brecht, Dante, Eric Fried, Garcia Lorca e Petrarca.
– Si è aggiudicata il premio Zingarelli, Narrativa Edita, nel 2018.
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