Giurista e docente universitario di Diritto comunitario, è stato scelto come ministro nel governo M5S-Lega. Ma cosa sappiamo di Enzo Moavero Milanesi? Scopriamolo!

La sua carriera politica parla di un professionista attento e preparato, che per diverse volte ha ricoperto l’incarico di ministro. Oltre al suo curriculum importante, cerchiamo di capire di più sulla biografia di Enzo Moavero Milanesi, dalle sue (famose) origini sino all’approdo al dicastero degli Affari esteri nell’esecutivo guidato dal premier Giuseppe Conte

Chi è Enzo Moavero Milanesi?

Il giurista Enzo Moavero Milanesi è nato a Roma, il 17 agosto 1954. La sua famiglia discende dall’illustre Ferdinando Bocconi, fondatore dell’omonima e rinomata Università milanese. Originario di Cavenago d’Adda (provincia di Lodi), nel 1977 ha conseguito la laurea con lode in Giurisprudenza. Conclusi gli studi alla Sapienza, ha deciso di proseguire il suo percorso in Belgio, a Bruges, dove ha ottenuto la specializzazione in Diritto comunitario (di cui è diventato docente universitario).

Nel 1983 ha frequentato un corso di Diritto Internazionale all’Università del Texas, a Dallas. Dal 1977 al 1979 ha prestato servizio nella Guardia di Finanza con il grado di Sottotenente di Complemento, ricevendo un Encomio Solenne. Sposato, è padre di tre figli.

Enzo Moavero Milanesi
Fonte Foto: https://www.facebook.com/bisceglieviva.it/

Enzo Moavero Milanesi: curriculum

Europeista convinto, Giudice di primo grado presso la Corte di Giustizia europea, ha ricoperto la carica di ministro per gli Affari europei nel Governo Monti e, sempre nello stesso dicastero, nel Governo Letta. Il Sole 24 Ore lo definì, nel 2011, “il Letta di Monti“.

Nel 2017 è stato nominato consigliere del Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni per la promozione dello spostamento a Milano della sede dell’Ema, l’Agenzia europea per i medicinali.

Il 31 maggio 2018 ha giurato come ministro degli Esteri nel Governo giallo-verde, terzo incarico al vertice di un Ministero nella sua vita.

Enzo Moavero Milanesi: curiosità

Spesso è stato definito ‘l’eurocrate italiano più potente’, per il peso specifico che ha avuto negli equilibri tra Italia ed Europa.

Come riporta Il Corriere della Sera, nel 2011, al giuramento in Quirinale, per via dell’emozione ha fatto una gaffe, stringendo la mano solo al Presidente della Repubblica e non al capo del governo. Come ministro rifiutò la Bmw di servizio e virò su una Lancia Delta. Rifiutò anche una scrivania che sarebbe appartenuta a Benito Mussolini, precisando di non poterla accettare perché ‘antifascista’.

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ultimo aggiornamento: 5 Giugno 2018 7:02


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