Un messaggio di grande importanza da parte di Aurora Ramazzotti che ha scelto di condividere la nuova consapevolezza di sé.
Sta vivendo in modo fantastico la sua vita in famiglia tra il compagno Goffredo e il piccolo Cesare ma Aurora Ramazzotti, almeno qualche tempo fa, sembrava orientata a desiderare anche un altro bebè. Probabilmente questo desiderio è derivato anche dalla nuova consapevolezza di sé: mentale e fisica che la diretta interessata ha spiegato con un importante messaggio sui social.
Aurora Ramazzotti: i difetti del fisico
Sempre molto attiva via social, Aurora Ramazzotti ha spiegato ai propri fan alcuni dettagli relativi al modo che ha di viversi e vedersi. La donna, figlia di Michelle Hunziker, ha spiegato di amare il proprio corpo: pregi e difetti. Insomma, la ragazza, mamma del piccolo Cesare Augusto, ha trovato una nuova consapevolezza di sé.

“Io voglio bene al mio corpo. Mi fa fare cose meravigliose”, ha esordito Aurora. “Non è perfetto e non lo sarà mai. Ho le smagliature, la ritenzione idrica e un po’ di ciccetta sulla pancia. Non amo le mie caviglie, i miei piedi, spesso neanche la mia faccia. Per troppo tempo ho inseguito la mia idea di perfezione, mascherando l’ossessione con delle ‘buone abitudini'”.
Una nuova accettazione di sé
Le frasi e il pensiero della Ramazzotti sono poi andate avanti facendo riferimento a tutto quello che il suo corpo è stato in grado di fare, gravidanza compresa: “Non sempre fare sport e mangiare bene sono sintomo di benessere. Nel mio caso erano solo un sostituto al mio bisogno di controllare ogni variabile. Il mio corpo ha dato la vita e gli ho promesso che sarei stata più gentile con lui. Ora sono due anni che non mi aspetto niente”.
Aurora ha quindi concluso il suo messaggio, sicuramente utile anche a moltissime persone che la seguono, in questo modo: “Sto ricominciando ad allenarmi perché mi fa sentire bene muovermi. Non perché devo essere in chissà quale modo. Si sta molto meglio così, lo ammetto. Ma so anche che è un viaggio che dobbiamo fare tutti: quello di imparare a volerci bene“.