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I falsi miti dell’abbronzatura: così rovini la pelle e metti a rischio la salute

Crema abbronzatura spalla

La tintarella piace a tante persone ma, la stessa, ha dei lati oscuri da non sottovalutare: ecco i falsi miti dell’abbronzatura.

La pelle dorata ed abbronzata fa parte, inevitabilmente, dell’immaginario estivo, simbolo di vacanza, benessere e bellezza. Tuttavia, i dermatologi affermano che bisognerebbe non mettere in pratica comportamenti errati che espongono la pelle a gravi rischi per la salute. La ricerca scientifica è unanime nel sottolineare gli effetti nocivi dei raggi ultravioletti, troppo spesso sottovalutati in nome di una tintarella ritenuta, ancora oggi, sinonimo di vitalità. Scopriamo, dunque, quali sono i lati da non trascurare dell’abbronzatura.

Abbronzatura, sì alla tintarella ma in modo consapevole

Un’indagine condotta da IPSOS per conto di La Roche-Posay fa emergere dati importanti: anche se il 95% degli europei riconosca il legame tra esposizione solare non protetta e l’insorgenza di tumori cutanei, ben il 72% continua ad associare l’abbronzatura ad un’immagine positiva di salute, mentre il 61% la considera un attributo di maggiore fascino.

L’abbronzatura non è altro che un meccanismo di difesa della pelle: i melanociti, sollecitati dai raggi ultravioletti, producono melanina nel tentativo di schermare gli strati più profondi dell’epidermide.

Crema doposole
Crema doposole

Questa risposta naturale, seppur preziosa, non garantisce un’immunità completa, soprattutto contro i raggi UVA, che penetrano fino al derma, danneggiando le strutture cellulari e il DNA.

Esporsi in modo graduale – dunque – è il primo passo da compiere per mettere in pratica una corretta esposizione solare.

In sostanza, dunque, bisogna abituare la pelle alla luce, evitando lunghe permanenze al sole nelle prime giornate, in modo da ridurre il rischio di eritemi e scottature. È, altresì, essenziale ricorrere ai filtri solari ad ampio spettro con fattore di protezione elevato, che vanno applicati, più volte, con costanza, soprattutto dopo i bagni e sudorazione abbondante.

I segnali della pelle non vanno mai ignorati

Il rossore, la secchezza e la sensazione di calore persistenti sono campanelli d’allarme che indicano un’aggressione già in atto.

In questi casi, dunque, è importante intervenire velocemente, idratando la pelle e sospendendo l’esposizione, in modo da prevenire problemi ben più gravi.

Inoltre, è consigliato proteggersi anche nei giorni nuvolosi, utilizzando abbigliamento adeguato e idratandosi correttamente, in modo da conferire alla pelle il colorito desiderato, tutelandone, al contempo, la salute.

Per ottenere una tintarella dorata senza rischi, è importante seguire alcune accortezze. Durante l’esposizione solare è meglio evitare profumi e deodoranti, che a contatto con il sole possono provocare irritazioni o macchie sulla pelle.

È fortemente sconsigliato ricorrere ai lettini abbronzanti: l’uso frequente di lampade UV aumenta, infatti, il rischio di sviluppare tumori cutanei, tra i quali possiamo annoverare il melanoma, una delle forme più aggressive.

Chi ha la carnagione molto chiara, in particolare chi rientra nel fototipo 1, dovrebbe esporsi gradualmente e applicare sempre una protezione solare molto alta, preferibilmente SPF 50+, per evitare scottature.

Infine, bambini piccoli, donne in gravidanza e persone anziane necessitano di maggiore attenzione: per loro è fondamentale evitare il sole nelle ore centrali della giornata ed indossare indumenti leggeri ma coprenti, nonché cappelli e occhiali da sole.

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ultimo aggiornamento: 1 Agosto 2025 10:04

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