Digiuno, silenzio e ricordo della morte di Gesù: ecco cosa significa partecipare al Venerdì Santo.

Il Venerdì Santo cade ogni anno il venerdì che precede la Pasqua ed è stato istituito dalla chiesa cristiana per ricordarci il sacrificio del figlio di Dio, Gesù, sul calvario nell’attesa della sua resurrezione.

Molti rituali vengono ripetuti anno dopo anno in questa occasione, sia in chiesa che nel privato delle nostre case, per lasciare poi lo spazio ai festeggiamenti nella giornata di Pasqua. Ogni famiglia, scostandosi dal significato liturgico pasquale, trasforma la ricorrenza in un momento di aggregazione e scambio di doni come le classiche uova di cioccolato apprezzate dai più piccoli, ma anche dai più grandicelli.

Cosa succede durante il Venerdì Santo

Per ricordare la morte di Gesù, l’incontro in chiesa è diverso dal solito. Non assistiamo infatti a una vera e propria Messa completa, ma a una liturgia suddivisa in tre parti:

  • La Liturgia della Parola dove chierichetti e parroco recitano letture e la preghiera universale.
  • L’adorazione della Santa Croce.
  • L’Ultimo momento prima della fine della liturgia e la preparazione alla via Crucis è la comunione. Come ostie si utilizzano quelle consacrate la sera prima per riportare alla mente l’ultima cena di Gesù insieme ai suoi discepoli e il tradimento di Giuda.
Colomba bianca
Colomba bianca

Dal Venerdì Santo fino alla veglia pasquale le campane non suoneranno, in segno di lutto per la morte del Salvatore.

Digiuno ecclesiastico del Venerdì Santo

Durante questa ricorrenza è richiesto, per i credenti e maggiorenni, di seguire il digiuno ecclesiastico che tuttavia non consiste in un digiuno h24 ma nella scelta di consumare un solo pasto durante questo giorno di penitenza, privo di carne ma con possibilità di gustare uova o latticini.

Non si è così rigidi con i più piccoli, gli adolescenti dai 14 anni sarebbero tenuti all’astinenza della carne ma con la possibilità di mangiare normalmente durante la giornata.

Ricette tradizionali della quaresima

Durante il periodo di Quaresima tanti fedeli si controllano a tavola e per questo sono nate molte ricette tradizionali, che vengono preparate e gustate proprio nel periodo che precede la Pasqua. Dal nord al sud Italia i piatti si differenziano, ma rimangono gustosi e con la prerogativa di non essere grassi o troppo pretenziosi e composti da latte, uova, pesce, polenta, ortaggi, legumi, pane e poco altro.

Ecco alcune ricette:

  • La frittata di Scammaro: frittata di pasta tipica della cucina campana e composto principalmente da capperi, olive, uvetta, erbe e pesce.
  • Pane di ramerino: ricetta tipica fiorentina di un panino dolce e morbido con uvetta, rosmarino e arricchito con latte e uova.
  • I biscotti quaresimali: biscotti tipici siciliani, molto simili ai cantucci fatti con farina, zuccheri, mandorle e uova.
  • Maritozzi romani nella sua accezione composta da uvetta, canditi e pinoli. 
  • Il cappon magro: ricetta ligure a base di pesce, crostacei e verdure composto su una base di galletta molto leggero.

Anche il baccalà e stoccafisso vengono utilizzati soprattutto in questo periodo in moltissime ricette.

DONNAGLAMOUR ULTIM'ORA

ultimo aggiornamento: 23 Novembre 2022 12:14


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