Selvaggia Lucarelli non ci sta: la replica alla condanna per diffamazione

Selvaggia Lucarelli è stata querelata da Barbara D’Urso per un tweet pubblicato tempo fa, dopo aver preso una multa da 700 euro, ma farà appello…

L’opinionista più temuta del web, Selvaggia Lucarelli, pare sarà costretta a pagare una multa di 700 euro, per aver offeso Barbara D’Urso, durante un’intervista a le Invasioni Barbariche. Ma la giornalista non lo accetta e replica su Facebook, dicendo che farà ricorso…

La Lucarelli sul social ha scritto: “Riguardo la sentenza D’Urso secondo la quale ho diffamato la signora (la quale querela me e altri giornalisti con una periodicità commovente), vorrei solo specificare che trattandosi di una battuta e convinta che la satira vada difesa sempre ed eventualmente a proprie spese, farò appello“.

Le parole di Selvaggia Lucarelli…

E poi prosegue scrivendo nel post: “Questo significa che i comunicati stampa trionfali della signora e del suo avvocato a me vanno anche benissimo, però, per amor di precisione, è una sentenza di primo grado, NON definitiva, e inoltre non ho dovuto liquidare alcuna somma, per cui annunciare “Barbara D’Urso devolverà il risarcimento ad una delle battaglie sociali che le stanno più a cuore, quella contro la violenza sulle donne“…

Ma partiamo dall’inizio, nel 2014, mentre la D’Urso era ospite nella trasmissione di Daria Bignardi, la Lucarelli aveva scritto su Twitter:

“L’applauso del pubblico delle Invasioni alla D’Urso ricordava più o meno quello alla bara di Priebke“, il noto criminale di guerra nazista.

La battuta non era andata giù alla conduttrice di Domenica Live e Pomeriggio Cinque, la quale aveva sporto denuncia. E il tribunale le avrebbe dato avuto ragione, condannando Selvaggia a pagare 700 euro di risarcimento.

In ogni caso, se la D’Urso avrà il risarcimento, ha già fatto sapere che donerà tutto il ricavato in beneficenza, nella battaglia che combatte da anni, quella sulla violenza contro le donne.

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