Una tragedia quella della giovane Sara, infermiera di 27 anni, morta a seguito di un incidente stradale. Gli ultimi messaggi che ha mandato prima di morire testimoniano la denuncia da parte della Cgil. Ecco cosa dicono.

Da soli venti giorni Sara Viva Sorge lavorava in una struttura riabilitativa a Ceglie Messapica, 27 anni e tutta la vita davanti. Due giorni fa, è morta a seguito di un incidente stradale, dopo una notte intera di lavoro.

La tragedia è arrivata come un fulmine a ciel sereno per la famiglia e il fidanzato, colui che è stato l’ultima a sentirla, con una serie di messaggi che Sara gli ha scritto dove si lamentava degli eccessivi turni lavorativi. Nei messaggi Sara diceva:

“Ho finito ora, sono stanca morta. Secondo te è normale? Oggi smonto e devo fare pure la notte.”

A quanto pare, Sara ha perso il controllo dell’auto per eccesso di stanchezza, una situazione dovuta ai turni massacranti che le venivano assegnati, che le davano ben poco respiro durante la giornata.

In merito a queato, dalla Fp Cgil Brindisi e dallo Sportello Salute Sicurezza Cgil Brindisi fanno sapere che: “Aveva fatto due notti consecutive dopo un turno settimanale piuttosto impegnativo. non si è trattato di un infortunio in un cantiere o dentro una fabbrica, ma come si dice in gergo, di un infortunio in itinere. Non per questo è meno grave e non solleva interrogativi su una lavoratrice assunta da poco e subito gettata nel mezzo di una situazione lavorativa complicata. Spesso per una unità lavorativa si arriva a gestire dieci degenti con un carico di lavoro al limite, per questo è incomprensibile un turno di lavoro lungo e con due notti consecutive”

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ultimo aggiornamento: 17 Febbraio 2022 15:23


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