“4 lire le ho messe da parte. Avrei meritato di più dalla tv”: parla Raffaello Tonon

“4 lire le ho messe da parte. Avrei meritato di più dalla tv”: parla Raffaello Tonon

Nuova vita da oste per Raffaello Tonon che ha ricordato con piacere ma anche un pizzico di amarezza il suo passato sul piccolo schermo.

Si è allontanato dal piccolo schermo da diverso tempo ma ogni tanto non manca di far sentire la propria voce come nel recente affondo su Chiara Ferragni. Stiamo parlando di Raffaello Tonon che a Fanpage ha rilasciato una interessante intervista a tuttotondo di cui vi riportiamo solo alcuni passaggi, quelli che riguardano il passato in tv, la nuova vita da oste e l’amicizia con Luca Onestini.

Raffaello Tonon: tra tv e la vita da oste

Parlando di tv, ormai capitolo passato della sua vita, Raffaello Tonon ha ricordato: “Sì, per 24 anni ho lavorato in televisione, 4 lire da una parte le ho messe, non ho la pensione, però tendenzialmente a 46 anni, sì, faccio l’oste, ho fatto l’albergatore, ho fatto l’opinionista, ma la televisione a un certo punto o andrà o spaccherà, nel senso, non penso di di continuare a fare l’opinionista fino a 65 anni, no?”, ha detto l’uomo.

Tonon ha poi sottolineato che, a suo modo di vedere, avrebbe meritato di più dal piccolo schermo: “Sicuramente. Spesso mi sono detto, se nessuno ti ha dato l’opportunità non sei in grado, ma non avendola mai avuta, non è che mi sento offeso, arrabbiato o sminuito, mi secca non essere mai stato messo alla prova. Mi sarebbe piaciuto che qualcuno mi dicesse ’24 anni sei stato in televisione per parlare, per quanto riguarda condurre o aiutare in una conduzione, non è pane tuo'”.

L’amicizia con Luca Onestini

La tv ha però lasciato a Tonon anche qualcosa di molto bello come il rapporto di amicizia con Luca Onestini: “Per me è un figlio, lo dico sinceramente. Da quando lo conosco mi sono reso conto di come la vita ti può sorprendere. Quando sono entrato in quella casa è perché pagavano molto bene, non avrei mai pensato e non mi interessava nemmeno stringere rapporti d’amicizia. Ma lo dico sempre: le cose migliori nascono dal caso, il caso è padre e la vita è madre delle cose più belle. Però una cosa proprio non la accetto”.