Scopriamo quali sono gli alimenti che possono essere consumati anche dopo la data di scadenza.

A volte, a causa degli impegni di tutti i giorni, può capitare di trovarsi ad avere a che fare con piccoli inconvenienti come quello del cibo scaduto. Che sia per una dimenticanza o perché ne è stato acquistato troppo, scoprire che alcuni prodotti hanno superato la data di scadenza è più che normale.
Quando ciò avviene, però, non è detto che sia necessario buttarli via. Anzi, molti tra i più comuni possono essere consumati senza problemi. Tutto dipende dal tipo di prodotto e dalla dicitura che riguarda, appunto, la scadenza. Facciamo un po’ di chiarezza e scopriamo quali sono i prodotti che si possono consumare in tutta tranquillità.

Come regolarsi tra prodotti scaduti e date di scadenza

Il primo aspetto da considerare quando ci si trova davanti ad un prodotto scaduto è la tipologia.
Se si tratta di uno a lunga conservazione, infatti, è più facile che si mantenga in ottimo stato anche per diverso tempo dopo la scadenza. I cibi freschi, al contrario devono essere consumati il prima possibile e, in alcuni casi, anche entro la data. In questo ultimo caso, a dettare le regole è la data di scadenza.

controllo scadenza
controllo scadenza

Se in alcuni prodotti appare la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro”, in altri si legge “ da consumarsi entro e non oltre”. Nel primo caso ci si può affidare al prodotto, studiandone aspetti come la qualità, l’odore e il sapore. Nel secondo caso, invece, la dicitura indica che il prodotto non andrebbe consumato in quanto più delicato rispetto ad altri.

Quali sono i cibi che è possibile consumare anche dopo la data di scadenza

Dopo aver compreso quali sono le distinzioni da fare quando si parla di scadenze, è giunto il momento di capire quali tra gli alimenti più comuni possono essere consumati senza troppe paure, a che a detta del sistema sanitario Britannico che ne ha da poco stilato una lista.

Iniziamo con le uova che, se ben conservate, possono essere consumate anche per alcuni giorni dopo la scadenza. Ciò che conta è che una volta aperte abbiano il solito aspetto e che non emanino cattivo odore. La stessa cosa può dirsi per il latte (se a lunga conservazione) che però va aperto entro tot giorni dall’apertura.

Restando sui latticini, i formaggi a pasta dura si possono consumare anche per diverso tempo dopo la scadenza e a patto che non facciano la muffa. Quelli freschi, invece (yogurt compreso che può anche essere riciclato) vanno consumati entro due o tre giorni dopo la data di scadenza e solo se si mantengono intatti.

Confetture, miele e marmellate possono essere conservate a lungo anche dopo la scadenza perché ricchi di zucchero e, quindi, in grado di conservarsi a lungo. I biscotti possono essere gustati anche fino a dopo due o tre mesi purché non cambino consistenza. La pasta dura per qualche mese ma solo se non cambia aspetto e se viene conservata con cura.
Il pane, invece, può essere consumato fin quando non diventa duro o con muffa. Infine, le insalate in busta, possono essere consumate anche due o tre giorni dopo la data di scadenza che viene solitamente riportata in via indicativa.

Mangiare cibi oltre la data di scadenza è quindi possibile, purché si seguano determinate regole e non si dimentichi mai di studiarli per bene prima del consumo.

DONNAGLAMOUR ULTIM'ORA

ultimo aggiornamento: 11 Aprile 2023 10:50


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