È morta a soli 24 anni l’attrice Sophie Nyweide. Aveva recitato in film come Noah, Mammoth e con Jessica Alba.
Il mondo del cinema piange la scomparsa di Sophie Nyweide, attrice americana scomparsa prematuramente all’età di 24 anni. A dare la notizia è stata la sua famiglia tramite un necrologio online. L’attrice era nota per ruoli in film importanti come Noah, Mammoth e An Invisible Sign. Ma scopriamo tutti i dettagli della terribile notizia.
Morte di Sophie Nyweide: la conferma dalla famiglia e le indagini in corso
Sophie Nyweide è morta il 14 aprile a Bennington, nel Vermont. La madre, Shelly Gibson, ex attrice, ha raccontato a The Hollywood Reporter che le autorità locali stanno indagando sulle circostanze del decesso.
Sophie Nyweide, Actress in ‘Mammoth’ and ‘An Invisible Sign,’ Dies at 24 https://t.co/nzazwrrGd9
— The Hollywood Reporter (@THR) April 22, 2025
Nel necrologio, la famiglia descrive Sophie come una ragazza “gentile e fiduciosa“, purtroppo spesso vulnerabile, che ha affrontato profonde sofferenze interiori.
Il testo diffuso sottolinea che Sophie ha cercato di guarire da sola dai traumi del passato, rifiutando i trattamenti medici che forse avrebbero potuto salvarla. I suoi scritti e i disegni sono stati definiti vere e proprie “mappe delle sue lotte e dei suoi traumi”.
Una carriera iniziata da bambina accanto a grandi nomi
Nata l’8 luglio 2000 a Burlington, nel Vermont, Sophie Nyweide ha subito mostrato una precoce passione per il cinema, ispirata dalla sala cinematografica gestita dalla madre. Il suo debutto avviene all’età di 4 anni. Da lì, una carriera che l’ha portata a recitare in pellicole dirette da registi del calibro di Darren Aronofsky, nel film Noah, Noah Baumbach, nel film Margot at the Wedding, e Lukas Moodysson nel film Mammoth.
Ha condiviso il set con attori come Jessica Alba, Russell Crowe, Michelle Williams, James Franco e Gael García Bernal. La sua ultima apparizione risale al 2015 nel programma What Would You Do? della ABC.
Le sue opere personali, custodite dalla famiglia, sono un’eredità toccante e intensa che riflette il dolore, ma anche la bellezza interiore di una giovane artista troppo presto scomparsa.