Il 31 agosto 1997 rimane una delle date più tristi della storia inglese: quella notte Lady Diana e Dodi Al-Fayed persero la vita in un incidente a Parigi

19 anni fa, il 31 agosto 1997 moriva Lady Diana. La principessa del Galles ha perso la vita insieme al compagno Dodi Al-Fayed a causa di un incidente automobilistico sotto il Pont de l’Alma, a Parigi. Da allora, a detta di molti, la monarchia britannica non è più stata la stessa. Lady D lasciò orfani i piccoli William e Harry, di 15 e 13 anni, che ancora oggi la ricordano in commoventi discorsi ricchi d’amore. Il popolo la amava: non a caso Diana era conosciuta come la Principessa del Popolo.

Diana fu la moglie dell’erede al trono d’Inghilterra, Carlo, dal 1981 al 1996

Il tragico incidente che ce l’ha portata via ha fatto discutere molto, per diversi anni. Si è parlato dello schianto contro uno dei pilastri del tunnel, dello stuolo di paparazzi che inseguiva la Mercedes su cui lei viaggiava, e della guardia del corpo, l’unico sopravvissuto all’impatto.

Si è vociferato dell’ubriachezza dell’autista e del complotto ordito dai servizi segreti inglesi per eliminarla, su volontà della famiglia reale. Si sono sentite tante teorie, persino le più assurde.  Sono poi seguite due inchieste formali, ma nulla di rilevante è venuto a galla.

Sono William e Harry, oggi, a portare avanti l’eredità della madre. Sia con le loro scelte di vita che con l’impegno verso tutte quelle cause umanitarie che stavo a cuore alla mamma. “Il tempo aiuta. So come ti senti, a me manca mia madre ogni giorno, e sono passati quasi vent’anni da quando è morta”, ha detto qualche giorno fa William a un ragazzino che ha perso la madre per colpa di un cancro.

Anche Harry non ha più paura di parlare del suo dolore: “Non l’ho fatto per tanti anni e ora lo rimpiango. Soffrire non è segno di debolezza, lo è, semmai, non affrontare il problema”.

Il 6 settembre 1997, al funerale di Diana per le strade di Londra si contavano circa 3 milioni di persone. Tutti volevano dare il loro saluto alla Principessa triste, come la chiamava la stampa.

La regina Elisabetta la ricordò definendola “Un essere umano straordinario, che nei momenti felici come in quelli di sconforto, non aveva mai perso la capacità di sorridere, o di ispirare gli altri con il suo calore e la sua bontà”.

Fonte foto: Pinterest

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ultimo aggiornamento: 31 Agosto 2016 16:50


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