Giorgia Soleri ha voluto sottolineare una tematica molto importante che, spesso, tanti sono obbligati ad affrontare: le spese per curarsi.

Giorgia Soleri torna a parlare sui social e questa volta non lo fa focalizzandosi sul tema della sensibilizzazione verso patologie quali endometriosi e vulvodinia, ma su un altro argomento delicato e, per altro, decisamente collegato. Quello delle visite mediche di controllo e i costi per sostenerle. Attraverso una storia su Instagram, ma scrittrice e influencer ha mostrato, di fatto, il “conto salato” delle sue spese sostenute per un controllo fatto a Bergamo dove si trova la sua ginecologa. Attenzione, le parole della donna non sono in merito alla visita in sé, ma di un sistema che, evidentemente, non funziona.

Giorgia Soleri e le spese per la visita medica

Giorgia Soleri
Giorgia Soleri

Lo sfogo di Giorgia Soleri parte con una precisazione dovuta riguardo al fatto di essere andata fino a Bergamo per la visita: “E’ una dei pochissimi medici, se non l’unica, a trattare vulvodinia ed endometriosi tenendo in considerazione il quadro completo di tutte le patologie e come interagiscono tra loro. Ma è a Bergamo, a 650 km da dove vivo. Essendo così competente è molto complesso prenotare una visita di controllo (per le prime visite siamo al 2024 come lista d’attesa). Questo significa dover impiegare un’intera giornata lavorativa per una visita, dover mettere in conto oltre alla spesa economica della prestazione privata anche i mezzi di trasporto (auto quindi benzina, treno, aereo, pullman, ecc) e gli eventuali pasti fuori. Se non si ha la fortuna con l’orario della visita o si arriva da molto lontano (si prende un po’ quello che si trova come appuntamenti e orari) anche eventuale notte fuori”.

Lo sfogo della Soleri prosegue poi mettendo in evidenza le spese sostenute: “Visita circa 180 euro, senza contare eventuali esami tipo pap test o tamponi, che alzano il costo di circa 50/100 euro, dipende. Treno andata e ritorno circa 150 euro. Eventuali pasti fuori circa 40 euro, eventuale notte fuori circa 80 euro. Da questo aggiungere l’eventuale guadagno perso della giornata lavorativa (a seconda del tipo di lavoro e di contratto)”.

Malattia di lusso: la salute non è un privilegio

“Quando diciamo che è una malattia (o più malattie) di lusso intendiamo questo. E non ho messo le spese mensili di farmaci, integratori e terapie. Purtroppo, essendo malattie invisibili scarsamente conosciute e richiedendo un approccio multidisciplinare, c’è bisogno di medici formati, competenti, in grado di creare un team che comunica. E purtroppo nel pubblico trovare tutto questo è estremamente complicato. In alcune regioni impossibile (molte, purtroppo)”, ha aggiunto la Soleri.

La conclusione del suo sfogo parte anche da un’altra precisazione, quella di potersi permettere, a differenza forse di molti, tutto questo: “Sono estremamente grata di avere il privilegio di potermi permettere le cure e tutto ciò che ne consegue. Ma la salute non è un privilegio. E’ un diritto tutelato dalla nostra Costituzione, ed è garantito per tutti gli individui (che è molto diverso da tutti i cittadini). Quindi continuo a chiedermi: perché il nostro Stato non ci considera individui?”.

Di seguito, invece, un vecchio post Instagram della ragazza:

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ultimo aggiornamento: 28 Ottobre 2022 17:44


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