La fiction Fuochi d’artificio è tratta da un romanzo di Andrea Bouchard pubblicato nel 2015, dieci anni prima dell’uscita della serie TV.
La resistenza e la lotta partigiana per la liberazione dell’Italia dall’occupazione nazifascista vissuta attraverso gli occhi di un gruppetto di adolescenti che hanno voluto dare il proprio contributo e, con grande coraggio, aiutare i partigiani. È questa, in sintesi, la storia che è raccontata in Fuochi d’artificio, la fiction in sei episodi di Rai 1. Forse non tutti sanno che la serie TV è tratta da un romanzo scritto da Andrea Bouchard: vediamo allora da quale libro è tratta la fiction e quali sono le principali differenze.
Fuochi d’artificio: il libro da cui è tratta la serie TV
Il romanzo scritto da Andrea Bouchard, da cui è tratta la fiction, si intitola Fuochi d’artificio. Il piano segreto di quattro giovanissimi partigiani. È uscito nelle librerie nel 2015 (dieci anni prima rispetto alla serie TV) ed è stato pubblicato da Salani Editore. Si tratta di un romanzo per ragazzi, scritto per raccontare anche a loro, attraverso personaggi loro coetanei, cosa è stata la resistenza partigiana.

Andrea Bouchard ha tratto ispirazione per il suo romanzo dalle proprie vicende personali: i genitori dello erano origini delle valli Pellice e Germanasca, due zone della provincia di Torino in cui la resistenza partigiana è stata molto agguerrita e forte. Suo zio Willy Jervis è stato a sua volta partigiano e decorato con la medaglia d’oro al valore militare dopo essere stato fucilato nel 1944. Dai racconti dei suoi famigliari ha quindi tratto ispirazione per il romanzo.
La fiction in onda su Rai 1, che è diretta da Susanna Nicchiarelli, ripercorre in maniera abbastanza fedele quanto Andrea Bouchard ha raccontato nel suo romanzo: non ci sono infatti grandi differenze tra la serie TV e il libro.