Le confessioni di Edoardo Tavassi in tv: i lavori, la famiglia e gli attacchi di panico. Cosa ha raccontato l’uomo a ‘Ciao Maschio’.
Dopo la gag con Sonia Bruganelli con la quale c’erano stati grandi momenti di tensione in passato, Edoardo Tavassi è tornato protagonista di una interessante intervista alla trasmissione ‘Ciao Maschio’. Il fratello di Guendalina ha parlato della sua famiglia ma anche di alcuni aspetti legati al suo carattere che si sono sviluppati nel tempo.
Edoardo Tavassi: l’ironia e la fragilità
Il content creator e video maker, così come si definisce lui, Edoardo Tavassi è stato protagonista di una intervista a tuttotondo con ‘Ciao Maschio‘, trasmissione guidata da Nunzia De Girolamo. Il fratello di Guendalina ha parlato di diversi aspetti legati alla sua vita e alla sua famiglia, compresi alcuni rimasti ancora piuttosto segreti.
“Io sono la persona più insicura sulla faccia della terra, ho bisogno di consensi. Non mi fido di me stesso, non sono sicuro di quello che faccio e nemmeno per quanto riguarda il lato estetico”, ha detto Tavassi spiegando che, invece, in casa, soprattutto sua nonna cercava sempre di dirgli che era bello e farlo sentire sicuro.
In questo senso, spicca anche il passaggio sulla sua grande ironia e capacità di far ridere gli altri: “Io so di saper far ridere le persone, da piccolo ero il giullare di corte. Se riuscissi a campare di fare quello sarei felice! Vorrei che qualcuno credesse in me, realmente, e mi desse la possibilità di fare qualcosa e riuscire a campare di questo”.
Il lavoro in un locale di scambisti
Andando più nel dettaglio del suo carattere e del suo vissuto, Tavassi ha spiegato ancora: “Per quanto riguarda l’ironia e la voglia di far ridere la psicologa mi ha detto che questo è un mio scudo, dentro ho un velo di tristezza”, ha ammesso.
E sui lavori svolti in carriera, ecco la particolare confessione: “Ho fatto un po’ di tutto, sono finito anche a lavorare in un locale per scambisti. Facevo le tessere, lì sono nati i miei primi attacchi panico, da là sono stato traumatizzato! Io vivevo una cosa tra Suburra, Gomorra e Romanzo Criminale… tutto là dentro! E io non ci volevo stare, ma dovevo guadagnare”.
