Nella fase due le coppie, anche se distanti, potranno vedersi essendo congiunti. Per i single, però, non sembra cambiare poi molto.

L’Italia, come ormai sappiamo, è entrata nella fase due in cui la più importante novità è quella relativa ai “congiunti” che, anche se distanti, finalmente potranno rivedersi. Un bellissimo passo avanti che, tuttavia, crea paradossalmente un problema più grande: quello dei single. La sensazione per alcuni di loro, infatti, è che di fatto non sia poi cambiato molto, ma è davvero così?

Coronavirus, fase due: il “problema” dei single

Se, infatti, le coppie stabili potranno rivedersi finalmente per trascorrere del tempo insieme, per i single non sarà poi così facile trascorrere questa fase due della quarantena da coronavirus.

Solitudine
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La paura, infatti, è quella che la “distanza” per loro sia effettivamente non solo materiale ma anche e soprattutto psicologica, con la conseguenza che, almeno per loro, la situazione non sia poi così tanto diversa dal punto di vista delle relazioni.

Il rischio è che si possa creare un vero e proprio distanziamento sociale che, necessariamente, crea una vera e propria inibizione alla socializzazione.

Nella definizione di congiunti, infatti, non sono presi in considerazione gli amici. Il rischio di distanziamento, anche se oggi la tecnologia ha fatto passi da gigante, rimane comunque un problema importante da risolvere.

Come vivere la fase due se sei single

Il primo consiglio per vivere al meglio la fase due se sei single è quello di puntare sugli altri affetti che puoi vedere. Se, infatti, da una parte ci sono i congiunti, dall’altra parte si possono vedere i genitori: questa, infatti, potrebbe essere una buona occasione per rinsaldare il rapporto con loro, soprattutto se non hai avuto occasione di guardarli negli occhi da vicino per tanto tempo.

Un secondo suggerimento è quello di tenere vive le relazione con i propri amici con i mezzi che abbiamo a disposizione. Un esempio? WhatsApp, Skype, Zoom e tutti mezzi tecnologici che hanno come obiettivo quello di accorciare le distanze, nel limite del possibile.

Inoltre, fattore non marginale, la ripresa del lavoro sicuramente può aiutare a “ritornare nel mondo” ed a sentirsi meno soli.

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ultimo aggiornamento: 14 Maggio 2020 22:07


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