Cos’è il collasso cardiocircolatorio? E’ una sindrome clinica che non sempre deve indurre a grande preoccupazione.
Non sempre il collasso cardiocircolatorio comporta il decesso. Ci sono alcuni svenimenti che sono del tutto innocui, specialmente se causati da una forte emozione oppure dalla disidratazione. In altri casi, però, è bene allertare immediatamente i soccorsi. Vediamo cos’è, come si manifesta e qual è la cura della sindrome ‘da shock’.
Collasso cardiocircolatorio: cos’è e come si manifesta
Chiamato anche semplicemente shock, il collasso cardiocircolatorio è una perdita dei sensi che si manifesta in seguito a un importante calo della pressione sanguigna. Questa sindrome clinica, che ha contribuito alla morte di Papa Francesco, comporta una diminuzione d’ossigeno e, di conseguenza, danni cellulari più o meno importanti che possono lesionare gli organi e portare al decesso.
Generalmente, in caso di collasso cardiocircolatorio la pressione arteriosa scende sotto i 60 mmHg. Le cause variano in base al tipo di shock: dalla sincope vasovagale all’ipotensione ortostatica, passando per disturbi cardiaci, effetto indesiderato di un farmaco e crisi ipoglicemica. A prescindere dal fattore scatenante, risultano più colpiti gli anziani, gli sportivi e le persone giovani di costituzione magra.
E’ bene sottolineare che, nella maggior parte dei casi, lo svenimento è causato da una sincope vaso-vagale, ossia una perdita dei sensi di natura benigna che si verifica in condizioni particolari, come: forte disidratazione (ad esempio dopo diversi episodi di vomito o diarrea o esercizio fisico intenso) o intensa emozione (paura, dolore, vista del sangue, etc.). In situazioni del genere, il nostro sistema nervoso cerca di difendersi con un picco di attività che, com’è normale che sia, genera un improvviso calo della pressione del sangue e del battito cardiaco.

Rischi e cura dello shock
Un collasso cardiocircolatorio causato da sincope vaso-vagale non deve destare grande preoccupazione, anche perché il recupero è immediato e non servono cure particolari. Negli altri casi, invece, è necessario allertare immediatamente i soccorsi. Di mezzo, infatti, potrebbero esserci problematiche serie, come: infarto del miocardio, trombosi, insufficienza cardiaca, embolia polmonare, tumore del cuore, sindrome della morte improvvisa. Il medico, dopo un’attenta anamnesi ed esami, potrà stabilire la causa dello shock e la relativa cura.