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Chi era Rossella Casini, eroina anti ‘ndrangheta protagonista del libro di Roberto Saviano

Lo scrittore e giornalista Roberto Saviano

Rossella Casini è morta a soli 25 anni, nei primi anni Ottanta, vittima della ‘ndrangheta. La sua storia è contenuta in un libro di Roberto Saviano. Ecco chi era Rossella, la sua vita e la sua battaglia. 

Rossella Casini era una giovane studentessa che, per amore, si trovò coinvolta in una faida di ‘ndrangheta a Palmi. Nel tentativo di salvare il fidanzato dal mondo criminale, lo convinse a collaborare con la giustizia, ma ciò la rese un bersaglio per la cosca. Scomparve il 22 febbraio 1981 e, secondo le testimonianze, fu uccisa e fatta sparire. La sua storia è al centro del romanzo di Roberto Saviano del 2025, L’amore mio non muore. Ripercorriamo la sua storia.

Rossella Casini, chi era: biografia

Nata a Firenze il 29 maggio 1956, sotto il segno zodiacale dei Gemelli, Rossella Casini era figlia unica di Loredano, ex dipendente della Fiat in pensione, e Clara, casalinga. Viveva con la famiglia in Borgo la Croce, nel capoluogo fiorentino. 

Dopo aver terminato gli studi superiori, si iscrisse all’università, alla Facoltà di Magistero, frequentando il corso in Pedagogia, dell’Università di Firenze. All’età di 21 anni, però, la vita di Rossella cambiò per sempre dopo l’incontro con Francesco Frisina, il giovane che divenne suo fidanzato. 

La vita privata

La vita privata di Rossella Casini ebbe un ruolo fondamentale in merito al suo destino. Era il novembre del 1977, quando conobbe Francesco Frisina, iniziando con lui una relazione. Il ragazzo, studente fuorisede calabrese alla facoltà di economia all’università di Siena, si era trasferito insieme ad altri studenti del Sud nello stesso palazzo in cui viveva la famiglia di Rossella. 

La giovane, all’epoca, era ignara del fatto che lo studente avesse legami con la ‘ndrangheta: la sua famiglia era affiliata alla ‘ndrina Gallico di Palmi. La loro relazione sembrava proseguire serenamente e nell’estate del 1979 la coppia andò in vacanza nella città natale di Francesco, ma durante la loro permanenza, il padre del fidanzato rimase ucciso. 

Da quel momento la vita di Rossella fu destinata a subire una svolta radicale, comprendendo di essere finita nel mezzo di una guerra di ‘ndrangheta.

La guerra di ‘ndrangheta e la scomparsa

Era il 4 luglio 1979 quando il padre di Francesco, Domenico Frisina, imprenditore agricolo, fu ucciso da due killer della ‘ndrangheta appartenenti a un clan rivale. L’episodio criminale si inseriva nell’ambito della faida in corso tra la ‘ndrina Gallico a cui apparteneva Frisina e le ‘ndrine Parrello-Condello.

Dopo quei fatti, Rossella decise di restare a Palmi, per amore del fidanzato. Nel dicembre dello stesso anno, anche Francesco rimase ferito alla testa, riportando lesioni cerebrali, vittima di una spedizione punitiva contro Francesco Condello, membro della ‘ndrina rivale. Grazie all’intervento della fidanzata, Francesco fu trasferito dall’ospedale di Reggio Calabria al reparto neurochirurgico dell’ospedale Careggi di Firenze.

Durante la sua degenza nell’ospedale fiorentino, Rossella riuscì a convincere Francesco a collaborare con la giustizia e la stessa studentessa rilasciò alcune dichiarazioni al procuratore su quanto visto durante la sua permanenza a Palmi. 

La famiglia Frisina reagì prontamente al pentimento di Francesco, spingendolo, tramite il cognato Pino Mazzullo, a ritrattare davanti ai magistrati. La responsabilità di quel gesto fu attribuita a Rossella, che però non rinunciò al suo intento di allontanare Francesco dalla ‘ndrangheta. Continuò a vederlo, viaggiando tra Firenze e la Calabria, finché il 22 febbraio 1981 scomparve a Palmi. Aveva 24 anni e, poco prima, aveva telefonato al padre dicendo che sarebbe tornata a casa. Il suo corpo non è mai stato ritrovato.

Il processo

Dopo la scomparsa di Rossella nel 1981, il silenzio avvolse la vicenda. La madre Clara morì nel 1988, mentre il padre Loredano continuò a cercare la verità, finché non venne minacciato di morte. Il caso riemerse solo nel 1994, quando il pentito Vincenzo Lo Vecchio raccontò che Rossella fu uccisa per aver convinto il fidanzato Francesco Frisina a collaborare con la giustizia. Secondo il racconto, fu lo stesso Francesco ad acconsentire alla sua eliminazione: Rossella, considerata una “straniera”, venne rapita, stuprata, fatta a pezzi e i suoi resti gettati in mare.

Il processo iniziò solo nel 1997, sedici anni dopo i fatti, con quattro imputati: Domenico Gallico, Pietro Managò, Francesco Frisina e sua sorella Concetta. Quest’ultima, descritta come figura dominante e intrisa di cultura mafiosa, era un’insegnante a Palmi. Il procedimento fu segnato da continui rinvii e si concluse nel 2006 con l’assoluzione degli imputati per insufficienza di prove.

Il libro di Roberto Saviano

Nel 2025 Roberto Saviano ha raccontato la vicenda di Rossella Casini nel romanzo L’amore mio non muore, un’opera intensa che intreccia amore, violenza e coraggio. Pur essendo un romanzo, narra una storia vera, straziante e umanissima.

“Ho voluto scrivere questo libro – spiega Saviano per raccontare la storia d’amore più drammatica e potente che abbia mai incontrato: quella di Rossella Casini, giovane piena di vita, vittima della ‘ndrangheta. La sua vicenda attraversa l’intero spettro dell’animo umano: ingenuità, passione, devozione, dolore, tradimento, tragedia. Ma in Rossella non viene mai meno la convinzione che amare sia l’unica forma possibile di verità. L’amore non muore”.

Le curiosità su Rossella Casini

– Pur in assenza del ritrovamento del corpo, Rossella Casini è stata ufficialmente riconosciuta dallo Stato come vittima di ‘ndrangheta.

– Nel 2016, il Comune di Firenze ha onorato la memoria di Rossella Casini con una targa commemorativa affissa sulla facciata della sua abitazione in Borgo La Croce, il luogo dove aveva vissuto.

– Il comune di Firenze ha anche intitolato un giardino sul lungarno Colombo.

– A Scandicci le è stata intitolata una scuola, mentre il Comune di Palmi, il 22 febbraio 2020, le ha dedicato una via, rendendo omaggio alla sua memoria.

– Oltre al libro di Saviano, la sua storia è narrata anche nello spettacolo teatrale Fate a pezzi la straniera.

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ultimo aggiornamento: 4 Giugno 2025 16:06

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