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Chi è Marco Panzarasa, amico storico di Alberto Stasi

Alberto Stasi

Tutto su Marco Panzarasa: biografia, carriera, amicizia con Alberto Stasi e il suo coinvolgimento indiretto nel caso Chiara Poggi.

Marco Panzarasa è una figura emersa nell’ambito delle indagini sull’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 a Garlasco, in quanto amico storico di Alberto Stasi, condannato in via definitiva a 16 anni di carcere per il delitto. Ecco cosa si sa su di lui.

Chi è Marco Panzarasa: biografia e carriera

Nato intorno al 1983, a Garlasco (Pavia), Marco Panzarasa è figlio di un ex sindaco del comune natale. È cresciuto in una famiglia conosciuta nella comunità locale. In più, ha vissuto a circa 300 metri dalla villetta della famiglia Poggi, luogo dell’omicidio di Chiara Poggi nel 2007.

Dopo aver frequentato il liceo scientifico Omodeo di Mortara, diplomandosi nel 2002 con il massimo dei voti, si è iscritto a Giurisprudenza all’Università di Pavia. Si è laureato nel 2007, poco prima del delitto di Chiara.

Una volta conseguita la laurea, Panzarasa ha intrapreso la carriera di avvocato penalista. Si è specializzato in reati contro la pubblica amministrazione e diritto ambientale. Si è fatto un nome come professionista nel foro di Pavia, entrando anche a fa parte del direttivo di un’associazione forense locale. La sua carriera si è sviluppata in modo discreto, lontano dai riflettori, nonostante il suo nome sia tornato periodicamente alla ribalta per il caso Poggi.

L’amicizia con Alberto Stasi

La sua amicizia con Alberto Stasi risale all’infanzia: i due si sono incontrati all’oratorio di Garlasco nell’estate del 1997. In seguito, hanno frequentato insieme il liceo scientifico Omodeo di Mortara, diplomandosi nel 2002 Sebbene le loro strade per motivi legati allo studio si sono separate, con Stasi che si è iscritto ad Economia alla Bocconi di Milano, mentre lui ha frequentato Giurisprudenza all’Università di Pavia, i due hanno mantenuto un legame stretto.

Ad esempio hanno condiviso un viaggio studio a Londra nel luglio 2007. Un mese prima del delitto, i due hanno fatto un soggiorno studio insieme, raggiunti per un weekend da Chiara Poggi. Durante quel viaggio, Panzarasa ha rivelato di aver visto casualmente foto intime di Chiara sul telefono dell’amico, in più ha ammesso che Stasi aveva scaricato video pornografici, pur non mostrandoglieli.

Il suo “indiretto” coinvolgimento nel caso Poggi

Il giorno dell’omicidio di Chiara Poggi, Panzarasa si trovava in Liguria, a Borghetto Santo Spirito, ma fece ritorno a Garlasco in treno nel pomeriggio, dopo essere stato contattato da Stefania Cappa su richiesta dei carabinieri.

Ascoltato la sera stessa dagli inquirenti, alle 20, e nuovamente il 30 agosto, al rientro da una vacanza in Spagna iniziata dopo i funerali di Chiara, Marco Panzarasa per circa 5 ore è stato ascoltato nel corso degli interrogatori sul caso Poggi. Dai tabulati telefonici è di fatto emerso che lui e Stasi avevano contatti frequenti, anche 10-15 volte al giorno, più di quanto Stasi non facesse con Chiara. Stranamente, i contatti si interruppero dopo il delitto. Panzarasa ha all’epoca dichiarato di aver mandato tre SMS a Stasi (uno subito dopo l’omicidio, uno dopo l’avviso di garanzia e uno prima del rientro dalla Spagna), senza mai ricevere risposta.

Il nome di Panzarasa è tornato a circolare in rete e per mezzo della stampa, a partire dal 16 maggio 2025. In questa data, il gip di Pavia ha disposto il prelievo del suo DNA per un nuovo incidente probatorio. Un atto legato alla possibilità di contaminazione genetica. Chiara usò il computer di Stasi la sera prima del delitto, un dispositivo che anche Panzarasa aveva avuto modo di maneggiare. L’obiettivo è quello di verificare se il DNA maschile trovato sotto le unghie di Chiara possa derivare da un trasferimento indiretto. Panzarasa non è indagato, e quindi il prelievo serve solo a scopo comparativo.

Durante la perquisizione della sua abitazione, nel corso delle indagini iniziali (2008), ci fu il sequestro di alcuni suoi dispositivi elettronici, da cui non si scoprì nulla di rilevante. Il suo nome si ritrovò comunque associato ad una “triangolazione di SMS” con Stasi ed un altro amico, Simone Piazzon, tra l’11 ed il 13 agosto 2007, secondo il procuratore generale Laura Barbaini.

Vita privata di Marco Panzarasa

Panzarasa ha sempre mantenuto grande riservatezza, evitando dichiarazioni pubbliche, i media e le speculazioni. La sua vita personale e privata per tale ragione non è di dominio pubblico.

Curiosità su Marco Panzarasa

– Negli anni, Panzarasa ha mantenuto un profilo basso, evitando l’esposizione mediatica ed i social. Infatti, non è per nulla attivo, si rintraccia la sua presenza su Instagram, con un profilo privato, che dovrebbe essere riconducibile alla sua persona. Il suo nome divenuto familiare mediaticamente per la vicinanza a Stasi ed il contatto con oggetti legati alla scena del delitto, ha avuto implicazioni a livello investigativo. Va precisato che non ha avuto accuse dirette.

– Dal momento che viveva a circa 300 metri dalla villetta dei Poggi, si è ritrovato ad essere oggetto di interesse nelle prime fasi delle indagini, pur non essendo mai indagato.

– Il nome di Panzarasa periodicamente si è ritrovato al centro di speculazioni e commenti diffamatori su blog e social, come riportato da “Il Messaggero” nel maggio 2025. In diverse circostanze, gli utenti del web hanno diffuso dettagli sul delitto, alimentando voci su di lui. Ma lui ha deciso di non rispondere mai pubblicamente.

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ultimo aggiornamento: 19 Maggio 2025 11:30

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