Lucio Dalla è stato uno dei cantautori italiani più amati da sempre: ripercorriamo insieme la carriera dell’artista, passando per la vita privata e alcune curiosità!

Il suo nome non è mai stato dimenticato, nonostante siano passati molti anni dalla sua scomparsa: Lucio Dalla è tutt’oggi uno degli artisti italiani più amati che con le sue canzoni è riuscito a conquistare in pochissimo tempo la sua patria. Dal brano Caruso al successo clamoroso, dallo stile musicale jazz all’essere una popstar, Lucio Dalla era di una forza disarmante con alle spalle un’infanzia abbastanza difficile… Scopriamo di più su di lui e sulla sua carriera lunga 40 anni!

Chi era Lucio Dalla: la biografia

Lucio Dalla nasce a Bologna il 4 marzo 1943, sotto il segno dei Pesci. Perde il padre all’età di 7 anni a causa di un tumore e per volere della madre inizia a frequentare un collegio situato a Treviso. Oltre ad esibirsi nelle varie recite scolastiche, capendo quindi di essere portato per la recitazione, impara a suonare la fisarmonica grazie allo zio.

Dopo le elementari, inizia un periodo scolastico confusionario: prima inizia il corso di ragioneria, poi cambia puntando al liceo classico, infine passa al liceo linguistico. Si appassiona principalmente di musica Jazz, quindi si reca a Roma ancora prima di terminare gli studi.

Lucio Dalla
Lucio Dalla

Inizia la sua carriera musicale nel 1962 entrando a far parte di un gruppo musicale. Dopo varie esperienze musicali e una crescita professionale, Lucio pubblica il suo primo album ottenendo anno dopo anno sempre più successo. Brani come “Caruso”, “Stella di Mare”, “Attendi al lupo” e “L’anno che verrà” conquistano il cuore del suo pubblico in pochissimo tempo.

Collabora con diversi artisti come Gianni Morandi, Pavarotti, Michel Petrucciani e Ray Charles. Anche i suoi tour nel corso dei 40 anni di carriera non hanno mai deluso alcun tipo di aspettativa.

Lucio Dalla: la causa della sua morte

Dopo un’intensa e meravigliosa carriera, esperienze indimenticabili e canzoni emozionanti, Lucio Dalla viene a mancare il 1° marzo 2012 a causa di un infarto. Era a Montreux, in Svizzera, per un’esibizione. Viene ritrovato nella stanza dell’hotel in cui alloggiava proprio dal suo compagno, Marco Alemanno. Le sue ceneri si trovano presso il Cimitero Monumentale della Certosa di Bologna.

La vita privata di Lucio Dalla

Riguardo la sua vita privata, specialmente quella sentimentale, l’artista è sempre stato molto riservato: non ha mai voluto rendere nota nessuna sua relazione, quindi sembrerebbe non essersi mai sposato. Inoltre, i giornalisti chiedevano spesso al cantante se fosse omosessuale. Lucio ha sempre risposto di non appartenere a nessuna sfera sessuale.

Lucio Dalla
Lucio Dalla

Proprio con la sua morte, viene risolto ogni dubbio perché è il suo compagno a ritrovare il corpo senza vita. Infatti, Marco Alemanno dichiarerà poi di essere stato legato all’artista in modo sentimentale.

Tante anche le voci che hanno spesso associato Ron a Lucio Dalla, e non per quanto riguarda la loro collaborazione artistica. I due, amici e colleghi da una vita, hanno sempre avuto un rapporto speciale, ma le supposizioni sulla loro storia d’amore sono state solo questo… supposizioni, appunto.

Ron ha raccontato a Oggi è un altro giorno che Dalla “gli ha cambiato la vita“. “Io ero un ragazzo che andava a scuola e facevo i concorsi. Ai concorsi venivano i talent scout. Venne un tizio, una sera, e mi chiamò. Andai a Roma con mio padre e ad un certo punto mi trovai a scoprire chi fosse il cantautore che aveva scritto una canzone per me. Entrò Lucio Dalla, ingessato per un incidente stradale (ride ndr). Scoprì come si era fatto male…” ha raccontato.

Chi è Marco Alemanno?

Nato a Nardò, 25 aprile 1980 (Toro) Marco Alemanno è un attore, ma la sua carriera è sempre stata inscindibile da quella del compagno.

Ha confermato solo dopo la morte di Dalla di esser stato il suo compagno per tutti quegli anni. Alla morte del cantante, tuttavia, ad Alemanno, non è spettato nulla in quanto non erano legalmente sposati.

Ron, nel corso di un’intervista a Verissimo del 2014, aveva rivelato che Alemanno non era veramente il compagno del cantante, ma solo una persona a cui era molto legato.

Lucio Dalla in 8 curiosità

-Quando Lucio era ancora un bambino, la madre decise di portarlo in un istituto psicotecnico per verificare le sue capacità. Secondo quanto ha riportato durante un’intervista l’artista, la madre lo riteneva molto intelligente e, soprattutto, un vero e proprio genio. Proprio per questo motivo, ha lasciato che il figlio si recasse a Roma da solo all’età di 15 anni!

-Non amava studiare, proprio per questo durante l’adolescenza ha avuto più volte il desiderio di voler cambiare indirizzo. Il suo unico pensiero è sempre stata la musica e all’età di 17 anni ha preferito fare musica piuttosto che studiare.

-Il grande artista abitava in Via Massimo d’Azeglio 15, a Bologna. Oggi casa di Lucio Dalla è un museo. L’edificio è subito riconoscibile: sulle pareti esterne sagome del cantante. Lungo la via che porta alla casa troviamo luminarie con frasi e citazioni di Dalla.

-Possiamo definire Lucio Dalla un artista completo: è stato anche autore e presentatore di molti programmi televisivi, si è dedicato all’arte, alla pittura e al mondo del cinema. Infatti, ha anche recitato in diversi film ed ha curato diverse colonne sonore.

-Era un gran tifoso del Bologna ed era appassionato di motori e pallacanestro.

-Ha ottenuto la Laurea honoris causa in Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo presso l’Università di Bologna.

-Durante l’adolescenza, trascorreva le vacanze estive a Manfredonia, in Puglia.

-Molti anni dopo la morte. nel 2021, è stato realizzato un documentario che ripercorre la carriera e la biografia del cantante, con testimonianze di Roberto Roversi, poeta, e Stefano Bonaga, tra gli altri. Il titolo è Per Lucio.

Il patrimonio (e l’eredità) di Lucio Dalla

Dopo solo una settimana dai funerali, a marzo 2012, si è aperta una lunga diatriba sulla spartizione del suo patrimonio da parte dei parenti, siccome lui non aveva lasciato testamento. Alla fine l’eredità andò a 5 cugini, che crearono una fondazione in suo onore.

Nella sua eredità, ricordiamo: la casa museo (valore stimato di 11 milioni di euro), una casa alle pendici dell’Etna (del valore di 600 mila euro), un appartamento a Pesaro (circa 800 mila euro), un appartamento alle isole Tremiti (840mila euro), due barche – di cui una da 22 metri. Senza contare una somma che va dai 500mila agli 800mila euro si soli diritti Siae.

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ultimo aggiornamento: 10 Febbraio 2023 21:45


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