Ecco chi è Liliana Nechita, che in Italia ha trovato lavoro come badante non rinunciando all’amore per la letteratura e la scrittura.
Liliana Nechita è un esempio di resilienza: nonostante le difficoltà affrontate con il suo lavoro di badante, non ha mai accantonato la passione per la lettura. La scrittura è diventata per lei uno strumento di emancipazione e testimonianza, dando così voce agli “invisibili”. Conosciamola meglio.
Liliana Nechita: biografia e lavoro come badante in Italia
Liliana Nechita è nata nel gennaio 1968 in Romania. Figlia del regime di Ceaușescu, si è decritta “figlia di un decreto”, riferendosi alle politiche restrittive del periodo comunista, come il divieto di anticoncezionali ed aborti, che hanno finito per segnare negativamente la sua infanzia e giovinezza.
In Romania ha lavorato per vent’anni come tecnico di produzione in una fabbrica di abbigliamento. In seguito, a causa della delocalizzazione degli impianti in Cina, ha perso il lavoro. Così per garantire un futuro alle figlie ha deciso di emigrare in Italia, dove ha trovato impiego come badante.
Arrivata in Italia, si è stabilita a Terni, in Umbria, dove ha lavorato come badante. Un lavoro che ha definito un “marchio” che le ha impedito di accedere ad altre opportunità lavorative, nonostante la sua esperienza professionale pregressa.
La passione per la lettura e la carriera letteraria
La sua passione per la lettura, coltivata sin dall’infanzia come rifugio durante il regime comunista, l’ha accompagnata anche in Italia. Ma, l’accesso ai libri non è stato sempre facile per lei. Come ha raccontato in alcune interviste, a Perugia, ha incontrato non poche difficoltà ad ottenere una tessera per la biblioteca a causa del suo status di badante. Liliana è riuscita comunque a leggere opere come “Novelle per un anno di Pirandello”, che ha descritto come un’esperienza liberatoria.
In Italia ha dovuto vivere diversi momenti difficili, che hanno ostacolato la sua passione per la lettura. Ad esempio quando ha lavorato in una casa in Basilicata, non ha trovato nessun libro da leggere. Così, si è ritrovata a leggere di nascosto un almanacco. Poi ha avuto modo di fare esperienze di grande ispirazione, come la visita alla Pietà di Michelangelo a Roma ed ai Musei Vaticani.
Liliana Nechita ha esordito come scrittrice nel 2013 con il libro “Cireşe amare” (Ciliegie amare), pubblicato in Italia nel 2017 da Laterza. Un racconto del dramma migratorio delle donne romene costrette a lasciare le famiglie per lavorare all’estero. Il libro ha avuto grande successo in Romania, dove le è valso il Premio Donna dell’anno 2013, per la promozione e la difesa dei diritti delle donne. Il libro, tradotto in italiano da Elena Di Lernia, è in parte autobiografica e riflette la sua esperienza di madre separata dalle figlie ed il dolore dell’emigrazione.
Liliana ha pubblicato altri libri, tutti caratterizzati da forti tematiche sociali e impegno civile. Nel 2019 ha presentato “Bambole di fango” (Edizioni Il Ciliegio, 2019),in cui si è soffermata sulle difficoltà delle donne migranti. L’anno dopo ha pubblicato il suo primo lavoro scritto direttamente in italiano: “Piccola mamma” sempre per Edizioni Il Ciliegio.
La sua opera “L’imperatrice”, pubblicata in Romania nel 2017 con il titolo “Împărăteasa”, ha trovato anche in Italia visibilità nel 2021 con la pubblicazione di FVE Editori. Si tratta di un romanzo che celebra i valori della civiltà contadina romena e le donne invisibili (le badanti), che la scrittrice ha definito come potenziali “imperatrici” nonostante la loro condizione sociale.
Nonostante le difficoltà, ha trovato nell’Italia una fonte di ispirazione, grazie alla sua cultura ed arte. Anche dopo la pubblicazione delle sue opera ha deciso di continuare a lavorare come badante. Ma la sua attività letteraria le ha permesso di ottenere riconoscimenti e di partecipare ad eventi culturali, come “I Mercoledì Letterari” dell’Accademia di Romania a Roma nel 2018.
La vita privata di Liliana Nechita
Liliana Nechita ha due figlie: Nina e Raluca, per le quali ha preso la decisione di emigrare in Italia dalla Romania, con lo scopo di garantire loro un futuro migliore. Non ci sono informazioni specifiche riguardo al suo stato civile o su un eventuale marito.
Curiosità su Liliana Nechita
– Sui social, si ha traccia della sua presenza attraverso un profilo Facebook poco attivo, affiancato da un secondo account più ricco di foto e post. Su Instagram pubblica foto di paesaggi, ricordi e naturalmente promuove i suoi libri.
– Sulla sua storia personale hanno pesato preconcetti e critiche legati alla stigmatizzazione del lavoro di badante. Ma lei ha sempre rifiutato ogni singolo giudizio basato sull’occupazione. Inoltre, ha sottolineato come la sua esperienza ventennale nel commercio estero non le abbia aperto altre porte in Italia.
– Il libro “L’imperatrice”, scritto in italiano dalla stessa Nechita, con editing di Valentina Ferri e Giorgio Ghiotti risponde pienamente alla missione della scrittrice che ha deciso di scrivere per dare voce agli “invisibili”, come lei. Infatti, ha sempre considerato la letteratura un atto di accudimento, un modo per raccontare le storie di chi non ha voce. La scrittrice ha raccontato di aver scritto “L’imperatrice”, nei momenti di pausa, mentre la persona che assisteva dormiva, utilizzando un vecchio computer regalatole da una famiglia a Perugia.
– Liliana Nechita si è definita una “Cenerentola che nei libri ha trovato la sua salvezza”. Per questo ha deciso di dedicare la sua scrittura alle persone emarginate, in particolare alle donne che come lei hanno dovuto lasciare il proprio Paese. La sua scrittura è influenzata da autori come Pirandello e Čechov, per la loro capacità di rappresentare con empatia il destino umano.
– Nel 2020, durante il lockdown, ha rivelato di aver trovato ispirazione per nuovi lavori. Infatti ha accennato ad un romanzo sulla vita quotidiana sotto il comunismo.
– La scrittrice ha rivelato di utilizzare uno pseudonimo, scelto in accordo con la figlia per preservare la privacy familiare al momento della pubblicazione di “Ciliegie amare”, a causa della natura personale e dolorosa dei temi trattati.
– Liliana Nechita è tra i protagonisti della puntata del 3 giugno 2025 di “Che ci faccio qui”, programma della prima serata di Rai3, ideato e condotto da Domenico Iannacone. La scrittrice è tra gli ospiti della puntata dal titolo “La casa degli altri”, incentrata sul tema dell’abitare, da intendere non solo come bisogno primario.