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Tutto su Italo Bocchino: biografia e carriera del giornalista ed ex politico

Italo Bocchino alla 25a edizione dell'evento Atreju, festa di Fratelli d'Italia al Circo Massimo, 13 dicembre 2024, Roma. Foto di Simona Granati - Corbis/Corbis tramite Getty Images)

Italo Bocchino si è messo in evidenza con il suo impegno in politica, ma soprattutto nel mondo del giornalismo e dell’editoria.

Mantenendo un forte legame con le radici ideologiche di destra, Italo Bocchino, dopo aver lasciato il Parlamento nel 2013, si è reinventato come: direttore del “Secolo d’Italia”, docente, opinionista e saggista, mantenendo una presenza significativa nel dibattito pubblico italiano.

Biografia e formazione di Italo Bocchino

Nato a Napoli il 6 luglio 1967, sotto il segno del Cancro, figlio di un impiegato delle poste, Italo Bocchino si è trasferito in giovane età con la famiglia in Umbria. A Perugia, ha militato nel Fronte della Gioventù, l’organizzazione giovanile del Movimento Sociale Italiano (MSI), e nel Fronte Universitario d’Azione Nazionale (FUAN).

Ritornato in Campania per assistere la madre malata, si è laureato in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II. Durante gli anni universitari, si è messo in evidenza come leader delle organizzazioni giovanili dell’MSI a Napoli, diventando poi portavoce del deputato Giuseppe Tatarella, collaborando come giornalista per il quotidiano napoletano ‘Roma’, edito dallo stesso Tatarella.

I primi anni in politica: MSI ed Alleanza Nazionale (AN)

Bocchino si è avvicinato pienamente alla politica negli anni ’80, militando nel MSI e nel FUAN, diventando un punto di riferimento per la destra giovanile. Eletto nel 1996 deputato alla Camera dei Deputati, nel collegio uninominale di Casal di Principe, ha avuto il sostegno del Polo per le Libertà in quota Alleanza Nazionale (AN).

Riconfermato per quattro legislature consecutive (XIII, XIV, XV e XVI, dal 1996 al 2013), ha avuto modo di ricoprire ruoli di rilievo, in diverse commissioni parlamentari, tra cui: Affari Costituzionali, Affari Esteri, Trasporti e la Commissione d’inchiesta sull’affare Telekom Serbia.

Nel 2005 si è candidato alla presidenza della Regione Campania, per la coalizione di centro-destra Casa delle Libertà, perdendo contro Antonio Bassolino. In seguito, è diventato leader dell’opposizione in consiglio regionale, rinunciando presto all’incarico per continuare il suo ruolo di deputato.

Ruolo nel PdL ed in Futuro e Libertà per l’Italia (FLI)

Nel 2008, con la nascita del Popolo della Libertà (PdL), Bocchino ha deciso di aderire al nuovo partito, diventando vicecapogruppo vicario alla Camera. Distintosi tra i principali esponenti della corrente legata a Gianfranco Fini ha successivamente fondato Generazione Italia.

Nel 2010, a seguito dello scontro tra Fini-Berlusconi, ha deciso di dimettersi dal PdL, per seguire Fini nella fondazione di Futuro e Libertà per l’Italia (FLI), diventandone vicepresidente e capogruppo parlamentare. Nel 2011 ha assunto la presidenza ad interim di FLI, dopo l’autosospensione di Fini. Ma, alle elezioni politiche del 2013, FLI non ha conquistato seggi, e così Bocchino ha scelto di concludere la sua carriera parlamentare.

Carriera giornalistica ed editoriale

Parallelamente alla politica, Italo Bocchino ha portato avanti la sua professione di giornalista, iniziata con la collaborazione con il quotidiano “Roma”. In seguito, è diventato cronista parlamentare per il “Secolo d’Italia”, (organo ufficiale dell’MSI e poi di AN). Nel 1991 ha assunto la carica di direttore responsabile del mensile “Repubblica presidenziale”.

Nel 2014 è diventato direttore editoriale del “Secolo d’Italia”, ruolo che ha ricoperto nuovamente a partire dal 2020. In qualità di opinionista televisivo, ha preso parte a diverse trasmissioni. In particolare, come opinionista su La7, ha partecipato in varie occasioni al programma “Otto e Mezzo” condotto da Lilli Gruber.

Nel 2020 ha ricoperto il ruolo di vicepresidente della Federazione Italiana Editori Giornali (FIEG), sezione editori digitali. Bocchino si è messo alla prova anche con l’insegnamento, come docente alla Luiss Business School.

Nel 2025 è stato insignito del Premio Caravella Tricolore, per il suo saggio “Perché l’Italia è di Destra – Contro le bugie della Sinistra” (edito da Solferino), una conferma del suo ruolo di intellettuale di destra. Come autore ha pubblicato altre opere, tra cui: “L’esperienza della politica. Un dialogo” (2006, con Orazio Abbamonte, Rubbettino); “Una storia di destra” (2011, Longanesi).

La vita privata di Italo Bocchino

Il giornalista ha alle spalle un matrimonio con Gabriella Buontempo, da cui ha avuto due figlie, nate intorno al 2002 ed al 2003 (hanno un solo anno di differenza). La coppia si è separata ufficialmente nel 2011. Nel giugno 2023 si è sposato in seconde nozze con Giuseppina Ricci, chirurga estetica, con la quale si era fidanzato nel 2017.

In un’intervista con il “Corriere della Sera” del 2024, Bocchino ha rivelato di aver avuto relazioni con due deputate del Partito Democratico, durante il periodo in cui era single. Così ha voluto sottolineare la sua fedeltà alla seconda moglie, certificata – secondo un aneddoto – da un investigatore privato assunto dalla Ricci. Nell’intervista citata, Giuseppina ha rivelato di aver fatto pedinare il marito per gelosia, temendo un tradimento. L’investigatore privato ha confermato la fedeltà di Bocchino, un aneddoto che la coppia ha condiviso con leggerezza.

Chi è Giuseppina Ricci?

In base alle poche informazioni disponibili sul suo conto, è noto che è nata intorno al 1975. La Ricci è un medico specializzato in chirurgia estetica, professione che ha iniziato presto ad esercitare attivamente, e che documenta anche via social. Giuseppina ha due figlie, nate da una precedente relazione.

Durante la pandemia di Covid-19, Giuseppina si è distinta come medico volontario a Bergamo, una delle zone più colpite in Italia, dimostrando un forte impegno professionale e umano.

Curiosità su Italo Bocchino

– Bocchino è attivo su Instagram e su Facebook, dove interagisce con il suo seguito. Su questi social mantiene un approccio coerente con il suo stile televisivo: diretto, polemico e spesso provocatorio. La sua comunicazione social è rivolta anche alla promozione delle sue opere, oltre che ad aggiornare il suo seguito, in merito ai suoi impegni professionali.

– Nel 2009 ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Reggio Calabria per il suo emendamento sul Federalismo Fiscale, che ha riconosciuto alla città lo status di città metropolitana.

– Nel corso del 2024 si sono verificati dei fraintendimenti legati al suo cognome, in merito a quando condivideva a Roma un appartamento con Pietrangelo Buttafuoco, vicino ad una transessuale di nome Ruby. Questo ha causato confusione tra i clienti che citofonavano a “Bocchino”.

– Nel corso del 2024 è stato assolto con formula piena in un processo a Torino, dove il PM aveva chiesto un anno di reclusione.

– Dopo l’uscita dalla politica attiva, Bocchino si è concentrato anche sull’approfondimento del dibattito politico, e non solo, come opinionista. È tornato alla ribalta mediatica come opinionista su La7, dove ha spesso difeso posizioni vicine al governo Meloni, pur dichiarando di non avere ruoli in Fratelli d’Italia e di non essere amico personale della premier.

– Nel corso del 2025, si è ritrovato coinvolto in un dibattito televisivo su “Otto e Mezzo”, nel corso del quale ha preso le difese del sottosegretario Andrea Delmastro, citando Togliatti per contestualizzare la riforma della giustizia, suscitando obiezioni da Lilli Gruber e Pino Corrias.

– L’ex parlamentare di Alleanza Nazionale ed opinionista, ha avanzato l’idea in modo provocatorio, di candidare Giorgia Meloni al Premio Nobel per l’Economia, rispondendo alle critiche sull’operato economico del suo governo. Una proposta emersa in un contesto mediatico nel 2025, durante una discussione televisiva nel programma “In Onda” su La7, condotta da Mariana Aprile e Luca Telese.

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ultimo aggiornamento: 1 Luglio 2025 15:46

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