Criticando neoliberismo e disuguaglianze sociali, Giorgio Cremaschi ha ricoperto un ruolo centrale per la sinistra radicale italiana.
Giorgio Cremaschi ha ricoperto diversi ruoli e professioni nell’arco della sua vita, distinguendosi come: sindacalista, politico e saggista. In particolare, ha lasciato il segno come presidente del comitato centrale della FIOM-CGIL, e come esponente di movimenti pacifisti, ambientalisti. Scopriamo di più su di lui.
Chi è Giorgio Cremaschi: biografia e formazione
Nato a Roma, il 27 settembre 1948, sotto il segno della Bilancia, Giorgio Cremaschi è cresciuto in un contesto politicamente attivo. Cremaschi ha studiato Scienze Politiche all’Università di Bologna negli anni ’70, dove si è laureato, ricoprendo anche il ruolo di leader della sezione universitaria del Partito Comunista Italiano (PCI). Durante questo periodo, nel 1973, ha subito un’aggressione da parte di gruppi neofascisti, un episodio che ha segnato il suo impegno politico.
Infatti, nel corso della sua vita si è mobilitato non solo sul fronte dell’attivismo sindacale, ma si è messo in evidenza anche come politico ed intellettuale, sventolando come bandiera: i diritti dei lavoratori, l’anticapitalismo ed il pacifismo.
La sua attività sindacale
Negli anni ’70 si è avvicinato all’attività sindacale. Dopo la laurea, infatti si è dedicato al sindacato scuola della CGIL a Bologna. Nel 1974 si è poi trasferito a Brescia, dove ha contribuito al progetto delle “150 ore”, un’iniziativa volta a promuovere la formazione culturale e professionale dei lavoratori. Così ha preso il via la sua lunga militanza nella CGIL.
Cremaschi in poco tempo ha avuto modo di diventare una figura di spicco nella FIOM, sindacato dei metalmeccanici della CGIL. Dal 2010 al 2012, ha ricoperto il ruolo di presidente del comitato centrale della FIOM. Durante questo periodo, ha contrastato le riforme del lavoro considerate penalizzanti per i lavoratori, guadagnandosi una reputazione di sindacalista combattivo.
Nel 2015, dopo 44 anni di militanza, ha deciso di lasciare la CGIL per divergenze ideologiche, criticando la deriva moderata del sindacato. Nel 2016 ha poi co-fondato la piattaforma Eurostop, un movimento volto alla promozione dell’uscita dell’Italia dall’Euro, dall’Unione Europea e dalla NATO, sostenendo un ritorno alla sovranità nazionale e popolare.
Impegno politico con Potere al Popolo!
Nel 2017, Giorgio Cremaschi ha aderito a Potere al Popolo!, un movimento politico di sinistra. Nel 2018 si è anche candidato alla Camera dei Deputati, non riuscendo a farsi eleggere: il partito non ha superato la soglia di sbarramento del 3%. Dal gennaio 2019 al maggio 2021, ha ricoperto il ruolo di portavoce nazionale del movimento, rafforzando il suo ruolo come figura di riferimento per la sinistra radicale italiana.
In seguito, Cremaschi ha intrapreso una collaborazione con l’Unione Sindacale di Base (USB), un sindacato di base, partecipando attivamente a movimenti pacifisti ed ambientalisti. Cremaschi si è messo in evidenza anche come autore, nello specifico come saggista. Tra le sue pubblicazioni: “Liberismo o libertà” (Edizioni Punto Rosso, 1998); “Il salario è un furto” (Edizioni Punto Rosso, 1999); “Il regime dei padroni” (Jaca Book, 2010); “Lavoratori come farfalle” (Edizioni Punto Rosso, 2014); “Liberal Fascismo. Come i liberali distruggono la democrazia e ci portano alla guerra” (Mimesis, 2024).
I suoi scritti analizzano il sistema capitalistico, le condizioni dei lavoratori e le crisi sociali, proponendo una critica radicale al neoliberismo.
I suoi interventi sui social e nelle trasmissioni televisive lo hanno reso una voce autorevole nel dibattito pubblico, su questioni come i bassi salari, le disuguaglianze sociali e le crisi geopolitiche. A partire dal 2022, Cremaschi è stato ospite in diverse puntate del programma televisivo “Dritto e Rovescio”, condotto da Paolo Del Debbio su Rete 4, dove ha discusso temi di attualità politica, economica e sociale.
La vita privata di Giorgio Cremaschi
È sposato, padre e nonno, come indicato in una sua breve descrizione autobiografica pubblicata su “Il Fatto Quotidiano”. Non si conoscono ulteriori dettagli sui membri della sua famiglia o sulla loro identità.
Curiosità su Giorgio Cremaschi
– Come voce critica nel panorama politico e sindacale italiano, si è opposto fermamente a politiche economiche e sociali considerate dannose per le classi lavoratrici.
– È attivo su piattaforme come X, dove attraverso i suoi post esprime opinioni su temi come: il salario minimo, i diritti dei lavoratori, il pacifismo, la critica al neoliberismo, le politiche migratorie e le questioni internazionali, mantenendo un approccio fortemente orientato alla giustizia sociale. La sua attività sulla piattaforma riflette il suo impegno politico e sindacale.
– Anche su Instagram la sua comunicazione e visibilità è orientata ad esprimere la sua vocazione da “sindacalista per scelta, militante e attivista sociale e politico per passione”.
– Durante l’incarico di presidente del comitato centrale della FIOM, si è messo in evidenza per posizioni radicali in difesa dei diritti dei lavoratori, e contro le politiche neoliberiste.
– Cremaschi nel corso delle sue apparizioni televisive si è distinto per interventi appassionati e spesso provocatori, in linea con la sua visione critica del sistema capitalistico e delle politiche governative. Le sue partecipazioni a “Dritto e Rovescio” hanno ribadito la sua autorevolezza nel dibattito pubblico nazionale, con posizioni che spesso polarizzano il pubblico e gli altri ospiti.