Ecco chi è Antonio Spadaro, figura chiave nella promozione del dialogo tra fede e modernità sotto il pontificato di Papa Francesco.
Antonio Spadaro si è fatto conoscere dapprima come gesuita, teologo, giornalista, presbitero e critico letterario, e successivamente per il ruolo di Sottosegretario del Dicastero Vaticano per la Cultura e l’Educazione, nominato da Papa Francesco nel 2023. Scopriamo di più sul suo conto.
Antonio Spadaro: biografia, vocazione e formazione
Nato a Messina il 6 luglio 1966, sotto il segno del Cancro, Antonio Spadaro è cresciuto in una famiglia siciliana, con padre originario di Itala e madre catanese. Dopo gli studi classici, ha conseguito nel 1988, la laurea in Filosofia presso l’Università di Messina con una tesi sulle letture filosofiche degli Esercizi Spirituali di Ignazio di Loyola. Nello stesso anno è entrato nel noviziato della Compagnia di Gesù a Genova.
In seguito, ha proseguito la formazione a Padova ed a Roma, insegnando poi lettere al Liceo dell’Istituto “Massimo” di Roma nel periodo 1991-1993. Nel 1998 ha conseguito una Licenza in Teologia Fondamentale e nel 2000 il Dottorato in Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma, dove è anche diventato professore invitato.
Inoltre, ha preso un diploma in Comunicazioni Sociali presso la Pontificia Università Urbaniana nel 1999, per poi completare la sua formazione negli Stati Uniti, nella Provincia dei gesuiti di Chicago (2002-2003).
La sua carriera ecclesiastica
Ordinato presbitero il 21 dicembre 1996 nella Cattedrale di Catania, Antonio Spadaro a partire dal 1998 è divenuto membro del Collegio degli Scrittori della rivista gesuita “La Civiltà Cattolica”, di cui ha assunto il ruolo di direttore dal 6 settembre 2011 al 14 settembre 2023. Sotto la sua guida, la rivista si è internazionalizzata, con pubblicazione in nove lingue e lancio della sua edizione digitale.
Nel corso della sua carriera ha ricoperto anche ruoli accademici e culturali, come quello di membro del Board of Directors della Georgetown University e ha fondato l’ufficio romano della stessa. Tra l’altro è diventato ordinario della Pontificia Accademia dei Virtuosi al Pantheon e consultore del Dicastero per la Cultura e la Comunicazione della Santa Sede.
Nel 1998 ha fondato BombaCarta, una delle prime scuole di scrittura creativa in Italia ed insegnato al Centro Interdisciplinare di Comunicazione Sociale della Gregoriana (2002-2010).
Antonio Spadaro ha pronunciato i voti solenni gesuiti il 24 maggio 2007, assumendo in seguito il ruolo di Sottosegretario del Dicastero Vaticano per la Cultura e l’Educazione, con nomina di Papa Francesco il 14 settembre 2023, con incarico effettivo a partire dal 1° gennaio 2024.
In questo ruolo, ha avuto modo di lavorare sotto il cardinale José Tolentino de Mendonça, occupandosi delle sfide culturali contemporanee, dai nuovi linguaggi alla cultura digitale, per portare il messaggio del Vangelo. Ma ha anche avuto modo di partecipare ad iniziative come il Giubileo degli artisti 2025, promuovendo arte e poesia come strumenti di speranza e dialogo.
Opere e contributi
Nel 2011, ha pubblicato “Cyberteologia. Pensare il cristianesimo al tempo della rete”, tradotto in otto lingue. Inoltre ha più volte scritto articoli sulla e la cultura digitale e su Wikipedia, analizzandone pregi e limiti: elogiandone il potenziale collaborativo ma criticandone i rischi di manipolazione.
Come autore di saggi e libri, Spadaro ha spaziato dalla teologia alla critica letteraria ed alla spiritualità ignaziana. Tra le pubblicazioni recenti, si ricordano opere quali: “Oltrecolore. Hopper Rothko Warhol Basquiat” (2022); “Una trama divina. Gesù in controcampo” (2023, con introduzione di Papa Francesco); “La pagina che illumina. Scrittura creativa come esercizio spirituale” (2024).
Spadaro ha una storia di coinvolgimento con la RAI, come dimostrato dalla pubblicazione digitale a puntate del suo volume “Laboratorio Under 25”. Tondelli e la nuova narrativa italiana sul sito di RaiLibro (2000). Per promuovere il dialogo tra fede e modernità ha inoltre collaborato a progetti come il docufilm dal titolo “Come Dio comanda” targato Sky Atlantic, e la serie “Stories of a Generation” (Netflix).
Antonio Spadaro, in qualità di gesuita, teologo, giornalista e Sottosegretario del Dicastero Vaticano per la Cultura e l’Educazione, ha una presenza significativa nei media, inclusi programmi televisivi, dove interviene spesso per discutere di temi legati a Papa Francesco, alla Chiesa cattolica, alla cultura e alla spiritualità. La sua attività televisiva si concentra principalmente su interventi in talk show, telegiornali e programmi di approfondimento, in particolare su reti italiane come la RAI.
In qualità di gesuita, teologo, giornalista e Sottosegretario del Dicastero Vaticano per la Cultura e l’Educazione, è spesso ospite di programmi televisivi, talk show, telegiornali, con interventi su temi legati a Papa Francesco, alla Chiesa cattolica, alla cultura e alla spiritualità. Ad esempio ha partecipato a “Domenica In“, il 27 aprile 2025, condividendo momenti emozionanti e ricordi personali legati a Papa Francesco.
Il suo rapporto con Papa Francesco
Descritto come molto vicino a Papa Francesco, anche lui gesuita, Spadaro lo ha accompagnato in viaggi apostolici, trascrivendo interviste con comunità gesuite locali. Come direttore de La Civiltà Cattolica (2011-2023), ha avuto un ruolo privilegiato nel comunicare il magistero di Francesco.
È noto per aver pubblicato la prima intervista a Papa Francesco nel 2013 “La mia porta è sempre aperta”, sulla rivista gesuita “La Civiltà Cattolica”. Si deve inoltre ricordare che ha scritto sull’enciclica “Dilexit nos” (2024), dove ha sottolineato la spiritualità di Francesco come chiave del suo pontificato.
Curiosità su Antonio Spadaro
– Pioniere della comunicazione digitale in Vaticano, Spadaro ha aperto il primo account Twitter, il moderno X, di un sacerdote nel 2007. Attraverso il suo account condivide riflessioni teologiche, commenti culturali, poesie e promuove iniziative del Dicastero per la Cultura e l’Educazione. I suoi post includono citazioni di autori come Flannery O’Connor ed osservazioni sulla cultura digitale. Non mancano pubblicazioni sull’arte come strumento di dialogo. È seguito da migliaia di utenti, tra cui: intellettuali, giornalisti e fedeli.
– È presente anche su Instagram, dove condivide immagini di eventi culturali, opere d’arte e momenti della sua attività vaticana. Inoltre, gestisce il blog Cyberteologia (cyberteologia.it), dove approfondisce il rapporto tra fede e tecnologia, e contribuisce al sito de La Civiltà Cattolica.
– Spadaro è esperto di letteratura americana, in particolare di Flannery O’Connor e Raymond Carver.
– Spadaro si è ritrovato al centro di discussioni per alcuni articoli, come Evangelical Fundamentalism and Catholic Integralism (2017), scritto con Marcelo Figueroa. Un testo in cui ha criticato i sostenitori di Donald Trump per un “ecumenismo dell’odio” su temi come aborto e matrimonio omosessuale, paragonando alcuni conservatori cristiani americani all’ISIS.