Una delle più grandi scrittrici italiane di tutti i tempi, una donna coraggiosa, una vera icona: ecco tutto quello che c’è da sapere su Alda Merini.

Il nome di Alda Merini rimarrà per sempre nella storia della letteratura italiana: ha dato vita a grandi capolavori indimenticabili. Ma dietro la sua vena artistica si cela una donna che ha vissuto e sofferto, gioito e pianto. Scopriamo qualcosa in più su di lei.

Alda Merini, la biografia e la carriera

Alda Giuseppina Angela Merini è nata a Milano il 21 marzo 1931, sotto il segno zodiacale dell’Ariete, ed è morta a Milano nel 2009, all’età di 78 anni, a causa di un tumore osseo. Era figlia di Nemo, proveniente da una famiglia nobile del Comasco e diseredato per aver sposato una contadina – Emilia Painelli, la mamma della scrittrice.

Aveva due fratelli, Anna ed Enzo, di cui ha più volte parlato nelle sue poesie. La sua infanzia non è sempre stata facile: molto sensibile e bravissima a scuola, sua madre non l’aveva mai capita.

Mentre suo padre la invogliava a studiare e ad erudirsi, Emilia cercava invece di vietarle la lettura: voleva diventasse solamente una brava moglie e una mamma premurosa. Dopo aver frequentato l’Istituto Professionale Femminile per imparare un mestiere, Alda è stata costretta a lasciare la città a causa di un bombardamento che ha distrutto la sua casa. Per tre anni ha vissuto in un casale di Vercelli assieme alla madre e al fratello minore, Enzo.

Tornata a Milano, la giovane Alda si è dedicata alla scrittura e ha dato alla luce le sue prime opere. Il successo dei suoi splendidi versi ha però incrociato il grande problema della salute mentale che, nella Merini, si è dimostrata labile già in giovane età.

Dei suoi disturbi psicologici, la poetessa ha saputo trarre la grande sensibilità che traspira ancora oggi dalle sue bellissime poesie. Ha prodotto anche moltissimi aforismi soprattutto negli anni ’90. Tra i suoi lavori più noti La Terra Santa e Superba è la notte.

La malattia di Alda Merini e l’ospedale psichiatrico

Nel 1947, appena adolescente, Alda è stata ricoverata per un mese con la diagnosi di disturbo bipolare, ed è stato solo il primo passo di un lungo cammino tra le ombre della sua mente. Pochi anni dopo, la morte improvvisa dei suoi genitori le ha provocato una grande sofferenza, probabilmente una depressione che non le è mai stata riconosciuta e quindi curata.

A seguito di numerosi episodi depressivi e maniacali, la poetessa è stata nuovamente ricoverata nel 1964 (al “Paolo Pini” di Milano): a parte qualche dimissione periodica, vi è rimasta per ben 12 anni. Alda ha continuato a soffrire di problemi mentali per tutta la vita.

Del suo ricovero ha parlato nel diario “L’altra verità. Diario di una diversa, dove raccontò di quando il marito la fece internare, non sapendo come aiutarla: “Provai a parlare di queste cose a mio marito, ma lui non fece cenno di comprenderle e così il mio esaurimento si aggravò e, morendo mia madre, alla quale io tenevo sommamente, le cose andarono di male in peggio, tanto che un giorno, esasperata dall’immenso lavoro e dalla continua povertà e poi, chissà, in preda ai fumi del male, diedi in escandescenze e mio marito non trovò di meglio che chiamare un’ambulanza, non prevedendo certo che mi avrebbero portata in manicomio“.

“Ma allora le leggi erano precise e stava di fatto che ancora nel 1965 la donna era soggetta all’uomo e che l’uomo poteva prendere delle decisioni per ciò che riguardava il suo avvenire. Fui quindi internata a mia insaputa, e io nemmeno sapevo dell’esistenza degli ospedali psichiatrici perché non li avevo mai veduti, ma quando mi ci trovai nel mezzo, credo che impazzii sul momento stesso in quanto mi resi conto di essere entrata in un labirinto dal quale avrei fatto molta fatica ad uscire”.

Alda Merini, la vita privata

Della sua vita privata e sentimentale, sappiamo ciò che lei stessa ha più volte raccontato. Dopo una relazione con Giorgio Manganelli, la poetessa ha sposato Ettore Carniti, operaio e in seguito panettiere. Era il 1954, e dalla loro relazione sono nate quattro figlie: Emanuela, Flavia, Barbara e Simona. Le bambine sono vissute solo pochi anni con Alda, dal momento che sono state ben presto affidate ad altre famiglie per le condizioni di salute instabili della mamma.

Nel 1983, il marito Ettore è morto prematuramente e la scrittrice si è ritrovata da sola. Nel giro di poco tempo ha stretto un forte legame con il poeta Michele Pierri, di molti anni più grande di lei, e l’anno seguente i due sono convolati a nozze. Alda ha vissuto con lui a Taranto per quattro anni, sino alla sua morte, per poi fare ritorno a Milano.

Le curiosità su Alda Merini

-Sulla sua vita e le sue opere si è molto parlato: è stata anche protagonista di una puntata di Illuminate, con Claudia Gerini che ha ripercorso le sue tracce.

-Alda Merini è conosciuta anche come la Poetessa dei Navigli per via della sua abitazione milanese proprio in quella zona, in Ripa di Porta Ticinese 47.

-Da giovane ha studiato pianoforte, uno strumento che ha sempre amato molto.

-Alle elementari ha avuto una crisi mistica, arrivando a pensare di volersi fare monaca.

-Sui Navigli a Milano c’è un ponte che porta il suo nome.

-Nella città di Milano, in via Magolfa, è nato nel 2014 lo spazio Alda Merini. Lì si trova una ricostruzione della sua camera da letto, la porta di ingresso di Ripa Ticinese e alcuni oggetti e altri arredi.

– “Folle d’amore” è il titolo del film sulla vita di Alda Merini, con protagonista – nella versione da adulta – Laura Morante, andato in onda sulla Rai per la prima volta nel marzo del 2024.

-Per La Terra Santa ha vinto nel 1993 il Premio Librex-Guggenheim Eugenio Montale per la poesia e nel 1997 il Premio Procida-Elsa Morante

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ultimo aggiornamento: 13 Marzo 2024 16:44


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