Parla la sorella di Silvia e Paola Zani, terzogenita di Laura Ziliani. “Sono state loro”, commenta con voce strozzata.

Lucia Zani non ha alcun dubbio sulla colpevolezza delle due sorelle, Silvia e Paola Zani, nell’uccisione della madre Laura Ziliani.

Lucia parla con voce determinata, che a tratti si spezza per la rabbia o per il pianto e dice: “Sono state loro, sono state le mie sorelle”. La ragazza, disabile, avrebbe ereditato la parte più consistente del patrimonio di famiglia, che la madre voleva lasciarle poiché potesse vivere in futuro una vita il più possibile indipendente.

Silvia e Paola Zani avrebbero ucciso la madre con l’intento, poi, di diventare tutrici di Lucia e mettere le mani sul patrimonio. Un piano criminale lucido e spietato. Oggi la sorella è rimasta sola al mondo, al suo fianco è rimasta solo la nonna materna. Il padre era morto anni fa in un incidente in montagna. E ora la sua cara mamma, Laura Ziliani, che la amava e le stava sempre al fianco non c’è più.

E Lucia Zani con freddezza e, trattenendo a stento le lacrime, pronuncia quell’unica drammatica frase: “Sono state loro”.

“Lei è sempre stata diversa dalle due sorelle”, commenta con affetto il parroco “in Paese la conoscono tutti e le vogliono bene”. Poi aggiunge: “Vedevo ogni tanto la sorella maggiore, Silvia, mi è sempre sembrata una ragazza pensierosa”.

DONNAGLAMOUR ULTIM'ORA

ultimo aggiornamento: 28 Ottobre 2021 17:50


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