Carla Caiazzo è sopravvissuta alla furia assassina di Paolo Pietropaolo, l’ex fidanzato che le diede fuoco mentre lei era all’ottavo mese di gravidanza, con in grembo la loro figlia.

Carla Caiazzo ha dato alla luce Giulia Pia mentre era ricoverata d’urgenza al reparto per grandi ustionati dell’ospedale Cardarelli di Napoli. Il suo ex, Paolo Pietropaolo, accecato dalla gelosia, la picchiò e le diede fuoco. Sarà un vicino di casa attirato dalle urla a salvare la donna.

La storia di Carla Caiazzo

Era il 1° febbraio del 2016 quando Paolo Pietropaolo invitò a casa sua Carla Caiazzo, tendendole un’imboscata all’ingresso della sua villa a Pozzuoli.

Dopo averla riempita di calci e pugni prenderà una tanica di benzina dalla sua macchina e appiccherà il fuoco al corpo della donna. La vicenda verrà raccontata da Gennaro Tassieri, il vicino che assistette a tutta la scena e che si occupò di fornire i primi soccorsi alla donna.

Carla Caiazzo e Paolo Pietropaolo
Fonte Foto: https://it.pinterest.com/pin/565694403178051682/

Carla Caiazzo verrà ricoverata d’urgenza nel reparto per Grandi Ustionati, dove un equipe specializzata deciderà di farla partorire con un cesareo d’urgenza alla 34esima settimana di gravidanza.

La donna parlerà quasi due mesi dopo, dopo essere uscita dal coma farmacologico in cui era stata indotta. Dirà che Paolo Pietropaolo rideva mentre la dava alle fiamme, e ovviamente si preoccuperà di conoscere le sorti della sua piccola Giulia Pia, che nel frattempo era stata accudita dai parenti, disperati per le sorti della giovane madre.

Le vicende giudiziarie

Paolo Pietropaolo verrà arrestato la stessa sera del delitto, dopo che, nel tentativo di fuggire, causò un incidente stradale nella zona di Formia.

Le sue dichiarazioni in merito alle motivazioni del folle gesto sarebbero state la gelosia e il sentirsi rifiutato. Per Pietropaolo non era sopportabile che la donna volesse lasciarlo mentre era incinta di sua figlia, tanto meno che potesse avere una relazione con un altro uomo.

Il 23 Novembre 2016 Paolo Pietropaolo verrà condannato a 18 anni di reclusione e al versamento di  250mila euro di risarcimento a Carla Caiazzo e 50mila alla bambina nata prematuramente. Altri 25mila euro all’Associazione La Forza delle donne, che si è costituita parte civile.

Il 28 Novembre 2017 la condanna è stata confermata in appello. A tal proposito Pietropaolo dirà “Non smetterò mai di chiedere perdono a Carla, a nostra figlia, alle nostre famiglie, a tutte le donne e anche a me stesso” ha detto, definendo il suo gesto atroce, repellente, assurdo. Io stesso ho difficoltà a identificarmi in quella persona“.

Quello di Carla Caiazzo è sono uno dei milioni di casi di femminicidio tentati o commessi in Italia. Nel Gennaio 2017 subirà una sorte molto simile alla sua una ragazza di Messina, Yara Grazia Bonavera, per fortuna anche lei scampata al pericolo di morte.

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ultimo aggiornamento: 29 Novembre 2017 11:11


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