Secondo una ricerca dell’Università delle Marche, il fiuto dei cani da screening è infallibile per individuare i pazienti positivi.

Nuova svolta sul fronte della lotta al Covid. Per poter scoprire un eventuale contagio e la positività di un paziente, potrebbe presto diventare più utile il confronto con dei cani da screening piuttosto che l’utilizzo di un tampone antigenico. Lo dimostrano i dati dello studio multicentrico C19-screendog. Una ricerca coordinata dall’Università politecnica delle Marche in collaborazione con Area vasta 3 delle Marche e il Dipartimento di Prevenzione della Asl di Sassari. Secondo quanto riportato sulla rivista scientifica Heylon, i cani addestrati per il rilevamento di pazienti positivi si sono dimostrati più efficaci dei tamponi antigenici rapidi.

Cani da screening meglio dei tamponi rapidi?

La ricerca italiana ha validato un protocollo innovativo per l’addestramento di cani specializzati in un compito molto preciso. Di cosa si tratta? Del rilevamento di soggetti positivi al virus Sars-Cov2. L’obiettivo era dimostrare che dei cani preparati e con esperienza possono riuscire a individuare un paziente positivo in maniera più efficace rispetto ai tamponi rapidi, evitando così di dover ricorrere al prelievo di campioni biologici da analizzare o eventualmente far annusare.

test covid 19
test covid 19

Un obiettivo raggiunto con soddisfazione dal momento che la ricerca è riuscita a confermare la maggiore efficacia dei cani da screening anche semplicemente attraverso la valutazione olfattiva del singolo individuo. In particolare, sono stati sottoposti agli animali dei campioni positivi per l’imprinting. Successivamente gli educatori hanno insegnato loro a distinguere i campioni positivi da quelli negativi. In caso di campione positivo, i cani avrebbero dovuto sedersi, in caso di campione negativo avrebbero dovuto ignorarlo.

Come fanno i cani ad annusare il Covid

In una fase finale del progetto, è stato dimostrato inoltre che i cani addestrati sono stati in grado di segnalare quali fossero gli individui positivi anche in una situazione reale. Questo senza bisogno di annusare un campione di sudore. Un risultato straordinario che ha dimostrato l’importanza di questo tipo di addestramento.

Ma com’è possibile che i cani riescano a individuare la positività di una persona semplicemente attraverso l’olfatto? La risposta va ricercata nella capacità degli animali di rilevare le sostanze volatili corporee. Lo ha spiegato Francesca Soggiu, medico del Servizio di Igiene pubblica dell’Asl di Sassari. Grazie allo sviluppo sensoriale, per animali dall’olfatto molto sviluppato come i cani è possibile notare le differenze olfattive tra una persona positiva e un paziente sano, il tutto con una precisione che è comparabile, se non superiore, a quella dei normali test antigienici rapidi.

Insomma, anche se lo stato di emergenza è al momento terminato, arrivano nuove buone notizie sul fronte della lotta al Coronavirus. Chissà che in futuro non si possa infatti fare ricorso a una semplice “annusata”, piuttosto che a un fastidioso bastoncino per poter scoprire se si è stati contagiati dal Covid o meno.

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ultimo aggiornamento: 18 Maggio 2023 11:57


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