Una pagina su Facebook istigava a violenze sessuali nei confronti di Bebe Vio: ora la pagina è stata chiusa, ma l’amarezza resta.

Bebe Vio è una delle atlete più amate e ammirate in Italia e nel mondo. La sua storia ha emozionato tutti, ma purtroppo ha scatenato anche l’assurda cattiveria di un manipolo di utenti che hanno creato una pagina Facebook per prendersi gioco di lei e immaginare stupri e violenze perpetrati a suo danno. L’atleta paralimpica, che una meningite a 11 anni ha privato di tutti gli arti ma non del sorriso, ha subito denunciato i creatori della pagina, come ha riportato all’ANSA. Denuncia peraltro inoltrata da un gran numero di utenti FB e dal Codacons.

“Ho appena denunciato gli autori della pagina Facebook che mi prendeva di mira, ci vuole una risposta decisa a questi comportamenti.”

Restano però una grande amarezza e una profonda delusione, perché non si può mai smettere di stupirsi di fronte alla malvagità di certe persone che usano internet per distruggere le conquiste e la serenità, raggiunta con tanta fatica, di chi nonostante immani difficoltà ce l’ha fatta:

“Mi fanno tristezza le persone che usano internet per insultare.”

Bebe Vio parla al nostro cuore

Nessuna come Bebe Vio riesce a toccare il cuore di chi l’ammira, con la sua positività contagiosa e una simpatia che le permette di ironizzare persino sulla sua non facile condizione. Nonostante l’amarezza per quanto accaduto su FB, Bebe ha dichiarato di voler andare avanti, perché il sostegno dei suoi ammiratori e delle persone che le stanno vicine è sempre al massimo e le riempie il cuore.

L’atleta, che la scorsa settimana ha ricevuto il prestigioso Laureus Award come atleta paralimpica dell’anno, è stata sostenuta anche da Laura Boldrini, così come da Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico.

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ultimo aggiornamento: 22 Febbraio 2017 10:49


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