“Se solo ci informassimo”: Aurora Ramazzotti e il motivo per cui non mostra il figlio Cesare

“Se solo ci informassimo”: Aurora Ramazzotti e il motivo per cui non mostra il figlio Cesare

Aurora Ramazzotti, figlia di Eros e Michelle Hunziker, spiega la scelta di non mostrare il figlio Cesare sui social.

Mentre si gode le vacanze in famiglia con papà Eros e mamma Michelle, Aurora Ramazzotti ha risposto ad alcune domande dei suoi follower su Instagram, come riportato da Fanpage.it, tornando a parlare della maternità e della scelta di non mostrare figlio Cesare. Ecco, a seguire, il motivo.

Perché Aurora Ramazzotti ha deciso di non mostrare il figlio Cesare

Aurora Ramazzotti non ci sta a seguire la tendenza di tanti altri genitori vip che mostrano senza filtri la vita dei loro figli online. A chi le ha chiesto perché non pubblica mai il volto del piccolo Cesare, nato dalla relazione con Goffredo Cerza, la 28enne ha risposto con fermezza e lucidità: “Postare un bambino lo fai per te, non per lui“.

Secondo la figlia di Michelle Hunziker, mostrare un minore sui social non ha nulla a che vedere con il suo benessere. Anzi, rappresenta un rischio inutile e pericoloso. “Internet è un luogo pericoloso per tutti, figuriamoci per un bambino che non ha scelto di starci“, ha detto.

“Se solo ci informassimo su cosa fanno i pedofili…”

Ma non si tratta solo di privacy. Aurora Ramazzotti, aggiunge Fanpage, ha voluto affrontare il discorso in modo ancora più diretto, toccando un tema spesso evitato: la pedofilia online. “Se solo un minimo ci informassimo su cosa fanno i pedofili di oggi penso che nessuno si sentirebbe a proprio agio a farlo, o, almeno, nessuno che abbia un minimo di coscienza“, ha dichiarato.

Inoltre, ha posto un’altra questione importante: quella dell’identità e della libertà del figlio nel futuro. “È anche poco sicuro per la sua vita di tutti i giorni, davvero vuoi che venga riconosciuto per strada anche quando tu non ci sei? E se tra 15 anni fosse comprensibilmente incaz**to per aver reso pubblica la sua infanzia? Per queste ragioni scelgo di tutelarlo al meglio che posso pur rendendolo marginalmente parte della mia narrazione“, ha concluso nelle sue storie.