Il premier Giuseppe Conte ha scelto di ricordare Angela Ferrara, trentunenne uccisa dal marito, donna da sempre impegnata per la sua comunità

A Cersosimo era conosciuta come la poetessa, Angela Ferrara, l’ennesima vittima di femminicidio. A lei il premier Giuseppe Conte ha voluto dedicare un pensiero sui social, in un periodo storicamente difficile e pieno, purtroppo, di casi di cronaca di questo tipo. Angela aveva 31 anni la donna che nel paese di 600 abitanti del potentino si spendeva per la sua comunità, facendosi promotrice di attività culturali.

E che si spendeva anche per il figlio: aveva appena accompagnato il suo bambino di 7 anni a scuola quando è stata freddata dal marito, dal quale ormai viveva separata.

“Angela Ferrara non scriverà più racconti per bambini né poesie. Uno degli ultimi versi recitava: “Nuda margherita nell’assolato prato / preda sei dell’ossessione. / Ma se davvero m’ami, non raccogliermi”. Il marito non ha però ascoltato questa implorazione”, così inizia il messaggio del primo ministro.

 

 

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Angela Ferrara uccisa da Vincenzo Valicenti

A luglio era stata premiata con il “Premio della Critica dalla Compagnia dei Poeti Erranti”. Non è un caso che il premier Conte abbia scelto di ricordare Angela Ferrara visto l’impegno profuso dalla donna, freddata dall’uomo con cui aveva condiviso una parte della propria vita, Vincenzo Valicenti, 41 anni, che dopo averle tolto la vita si è ucciso.

“Ho auspicato che la scuola possa costituire un luogo di crescita personale e culturale, un luogo di confronto dove coltivare il valore del rispetto dell’altro e creare le premesse per vivere in un Paese migliore. Un Paese dove le donne vengano rispettate. Un impegno che come uomo e come presidente del Consiglio intendo portare avanti”, ha scritto il primo ministro.

Angela Ferrara
Fonte foto: https://www.facebook.com/profile.php?id=100008749232363

Angela Ferrara, a Cersosimo una vita per la comunità

Angela come detto era nota come poetessa perché aveva una grande passione per il mondo della scrittura. Aveva scritto anche “L’alfabeto degli animali”, perché in particolare la sua attività era rivolta ai bambini, e dopo il sisma che ha colpito l’Abruzzo aveva voluto regalare ad Amatrice cento copie del suo libro.

“Dopo aver visto con quanta caparbietà, il sindaco Pirozzi ha voluto far ricostruire la scuola di Amatrice (…) vorrei cercare di donare serenità a tutti quei bambini che dopo il terremoto, si sono visti catapultati in una realtà fatta di macerie e di morte”, aveva scritto al primo cittadino di Amatrice.

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ultimo aggiornamento: 18 Settembre 2018 12:21


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